Abbiamo giocato alla pari

A testa alta anche nella sconfitta

A testa alta anche nella sconfitta
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Finisce 1-0 per il Napoli la prima gara del 2018 dopo la sosta per le vacanze della Serie A. A Bergamo decide un bel gol di Mertens al 65’ viziato da un fuorigioco in partenza, ma quel che resta all’Atalanta è una prestazione comunque positiva contro la capolista della A. Con de Roon squalificato, gli orobici faticano a proporre azioni d’attacco degne di questo nome (Ilicic e Cristante sono impegnati in copertura) e il valore della squadra di Sarri in campionato è decisamente diverso da quello della Coppa Italia. Nel finale i partenopei creano ancora buone occasioni per raddoppiare (annullato ad Hamsik il gol del 2-0 al 93’) e nel complesso legittimano il risultato senza che Reina debba quasi mai intervenire: alla fine, le parate decisive sono una per parte, per un’Atalanta meno prorompente di altre volte e con i cambi di Gasperini (Gosens, Haas e Orsolini) che non riescono a cambiare l’inerzia della partita.

 

 

Senza de Roon, il tecnico dell’Atalanta sceglie di giocarsela a viso aperto e dal primo minuto mette Cristante come interno lasciando ad Ilicic il posto alle spalle delle punte. Gomez e Cornelius (preferito a Petagna) guidano il tridente, Hateboer e Spinazzola sono gli incursori esterni mentre davanti a Berisha tocca a Masiello insieme a Toloi e Caldara, con Palomino in panchina. Nel Napoli solo panchina per capitan Hamsik (tonsillite), con Zielinski a completare il pacchetto di centrocampo insieme ad Allan e Jorginho. In attacco tridente titolare con Callejon e Insigne ai lati di Mertens. Giornata di sole a Bergamo, grande cornice di pubblico con oltre diciannovemila spettatori, di cui circa ottocento arrivati da diverse zone del Nord Italia per tifare Napoli (la trasferta era vietata ai residenti in Campania).

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La gara inizia, le squadre che si studiano. La prima fiammata è dei padroni di casa e arriva al 4’, con Spinazzola che parte dalla zona difensiva e spinge fino in fondo sulla fascia mancina arrivando al cross messo però in angolo dalla difesa del Napoli. La squadra ospite, prima in classifica dopo 20 giornate, non riesce a disegnare le sue solite manovre in fase offensiva perché la tattica di Gasperini asfissia i centrocampisti azzurri con raddoppi costanti e molto incisivi. Per vedere la prima occasione degli ospiti bisogna aspettare il 22’, quando un rinvio errato di Caldara libera Insigne al tiro: destro a giro e Toloi che sporca in angolo. Un minuto più tardi (23’) il Napoli crea una mischia in area di rigore con la palla che entra in uno strano flipper ma viene liberata da Cornelius di testa; al 33’ l’Atalanta si fa ancora vedere in zona offensiva con Masiello che lancia lungo per il numero 9 danese, ma il cross in mezzo per Ilicic viene chiuso da due difensori del Napoli che riescono a liberare a favore di Reina. A parte un paio di proteste del Napoli per cadute in area di rigore di Mertens e Insigne (Orsato avrebbe dovuto intervenire al massimo per simulazione), nel primo tempo non si registrano grandi occasioni con la partita che vive sulla grande tenuta difensiva dei nerazzurri senza che il Napoli riesca quasi mai a distendere la sua proverbiale manovra avvolgente.

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Ad inizio ripresa il Napoli, alza un po’ i giri del motore: al 48’ Zielinski da buona posizione calcia alto e al 54’ serve un doppio miracolo di Berisha e Masiello per tenere la Dea in partita. Cross di Insigne, Callejon sbuca sul secondo palo alle spalle di Spinazzola e impegna l’estremo difensore dell’Atalanta con il difensore numero 5 che completa l’intervento proprio sulla riga di porta anticipando Mertens pronto ad insaccare. Al 60’ l’Atalanta cerca di mettere fuori la testa: Gomez mette in mezzo per Cornelius, che di testa cerca al centro Ilicic anticipato sul più bello da Albiol. I tre attaccanti del Napoli sono sempre molto pericolosi e al 65’ arriva l’azione che decide, purtroppo per l’Atalanta, la partita. Callejon pesca in profondità Mertens (la posizione, replay alla mano, non è del tutto regolare) e il numero 14 del Napoli dopo lo scatto fulmina Berisha con un destro in diagonale che porta in vantaggio la squadra ospite. La reazione della Dea è quasi immediata anche se affidata all’iniziativa personale di Cristante: il numero 4 nerazzurro al 71’ cerca il jolly da fuori area con un bel sinistro ma trova la risposta di Reina in tuffo che toglie la palla dall’incrocio dei pali. Al 72’ ci prova Toloi di testa ma Reina para a terra; al 79’ la Dea passa al 4-4-2 con Orsolini per Toloi ma nel finale non arriva nessuna grande occasione ed è anzi il Napoli a farsi vedere con Mertens (83’), Hamsik (85’) e Rog (90’), prima che Orsato annulli il gol del 2-0 di Hamsik per fuorigioco. Dopo quasi 5’ minuti di recupero, il direttore di gara manda tutti sotto la doccia. L’Atalanta esce sconfitta dal confronto con la capolista ma anche senza giocare una gara scintillante i nerazzurri riescono comunque a tenere testa alla squadra che contenderà lo scudetto alla Juventus fino alla fine.

 

 

Atalanta-Napoli 0-1
Reti: 65’ Mertens (N)

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi (79’ Orsolini), Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, Freuler, Spinazzola (61’ Gosens; Ilicic (75’ Haas); Cornelius, Gomez. All.: Gritti (Gasperini squalificato).

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Jorginho, Zielinski (86’ Rog); Callejon (91’ Maggio), Mertens, Insigne (73’ Hamsik). All.: Sarri.

Arbitro: Orsato di Schio (Di Fiore e Tegoni; Ghrsini; Giacomelli e Ranghetti).

Ammoniti: 24’ Mario Rui (N), 87’ Callejon (N).

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