Grande opera

Tommaso Rocca (Tenaris) nel Cda della Bergamo-Treviglio: opera a bando nel 2021

Claudia Terzi: «Se l'opera è sostenibile la Giunta regionale ne prenderà atto e procederemo»

Tommaso Rocca (Tenaris) nel Cda della Bergamo-Treviglio: opera a bando nel 2021
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Potrebbe esserci una svolta importante nella costruzione dell’autostrada Bergamo-Treviglio, di cui si parla da tempo immemore in provincia. Fa infatti il suo ingresso, come raccontato oggi dal Corriere della Sera Bergamo, Tommaso Rocca nel Cda di Autostrade Bergamasche. Quarantatré anni, è figlio di Agostino Rocca, morto nel 2001 in un incidente aereo e nipote del fondatore del gruppo Techint, che controlla la multinazionale Tenaris, ha un curriculum che vanta esperienze nelle società del gruppo.

La Regione è pronta

Che ci possa essere una svolta lo conferma la dichiarazione dell’assessore regionale alle Infrastrutture, la bergamasca Claudia Terzi, in visita ieri tra Boltiere e Fara d’Adda: la Regione potrebbe di mettere a bando l’opera nel 2021. «Se è sostenibile — dice Terzi —, la Giunta ne prenderà atto e procederemo. I problemi societari non riguardano la Regione».

La famiglia

Rocca, imprenditore pubblico e privato in Italia a partire dagli Anni Venti (in particolare come massimo responsabile dell’Ansaldo e della Dalmine, emigrò in Argentina nel 1947 e fece diventare Techint una delle più grande imprese del Paese.  Gianfelice Rocca, attuale presidente del gruppo industriale di Techint, a Milano, e dell’istituto clinico Humanitas, è zio di Tommaso, mentre Paolo Rocca è amministratore delegato di Techint, che controlla Tenaris.

Bergamo-Treviglio, le origini

Diciassette anni fa Google Maps non esisteva, ma che raggiungere Treviglio da Bergamo fosse uno strazio era cosa già nota. Tant’è che le Camere di Commercio di Brescia, Bergamo e Milano iniziarono a pensare alla creazione di un’alternativa alla congestionata A4 (allora ancora a tre corsie) e diedero così vita, insieme alla Provincia e ad Autostrade Lombarde, alla Ipb Spa, poi divenuta Autostrade Bergamasche Spa, una società con un preciso obiettivo: creare un collegamento veloce tra il capoluogo della provincia e il “capoluogo” della Bassa. Era il 2002, come detto. Discussioni, incontri, tavoli di lavoro. Nuovi soci entrarono col tempo nella società (tra cui Ubi, Banco Bpm, Vita Srl, Azienda Bergamasca Multiservizi), ma si rimaneva sempre lì: tante parole e pochi fatti. Fino al 2012, quando finalmente fu approvato il progetto preliminare: un raccordo autostradale (due corsie per senso di marcia più corsie di emergenza) situato per lo più lungo la sponda sinistra del Brembo e che dovrebbe attraversare vari Comuni, tra cui Fara Gera d’Adda, Pontirolo Nuovo, Ciserano, Verdellino, Levate fino al casello della A4 di Dalmine. Poi ci furono dei cambi di progetti, con i costi lievitati.

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