Hateboer, Zapata, Pasalic e Barrow: super Atalanta!

Hateboer, Zapata, Pasalic e Barrow: super Atalanta!
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Secondo tempo

Non c'è partita: l'Atalanta controlla il gioco dall'inizio alla fine della ripresa. La prima occasionissima arriva al 55': su una punizione guadagnata da Pessina, il Papu calcia benissimo, ma il palo e una deviazione del portiere gli negano la gioia del gol. Al 60', proprio Pessina lascia il campo per il debuttante Pasalic. Tre minuti dopo, invece, è Zapata a lasciare il campo per Barrow. E sono proprio i due subentrati, al 66', a confezionare il terzo gol: prima Barrow è bravissimo a mettere Toloi a tu per tu con Setkus, che para; sulla respinta, ancora Toloi la mette sul secondo palo, dove il gambiano fa un'ottima sponda di testa per l'accorrente Pasalic, che non sbaglia. Per i minuti successivi, l'Atalanta controlla il match senza difficoltà. All'80' Barrow cerca la gioia personale con un bel destro, ma il portiere avversario è bravo a mettere in angolo. Sugli sviluppi del corner, mischia in area dell'Hapoel, con i nerazzurri che non riescono a infilare la zampata vincente. All'83' fuori anche il Papu e dentro Cornelius, che tre minuti dopo entra nell'azione del definitivo 1-4: proprio il danese è bravissimo a lanciare sulla fascia destra Pasalic, che attende l'inserimento di Cornelius per mettere invece un cross basso e arretrato per Barrow, che controlla e angola il destro. La palla bacia il palo e si infila in rete per il definitivo 1-4. Al 92', ancora il gambiano avrebbe l'occasione per la doppietta personale, ma dopo aver saltato anche il portiere avversario sbaglia incredibilmente la mira e calcia fuori. Finisce così, dunque. Un risultato dolcissimo, soprattutto in vista del ritorno di settimana prossima a Reggio.

Primo tempo

Tante emozioni in questa prima frazione di gara. L'Atalanta parte un po' sottotono e si fa pressare alta dall'Hapoel. Al 5', dopo una fiammata di Zapata, i padroni di casa conquistano una punizione pericolosa dall'angolo destro dell'area di rigore. La palla viene messa fuori, ma Tamas la rimette in mezzo e Buzaglo, dimenticato dalla retroguardia nerazzurra, incorna bene, battendo Gollini. Al 6' l'Hapoel è avanti. A quel punto l'Atalanta si sveglia, ma al quarto d'ora è ancora l'Haifa a rendersi pericoloso con Plakushchenko, che scaglia un destro potente (anche se non il suo piede) dal limite: Gollini respinge in qualche modo. Due minuti dopo, però, pareggio atalantino: sugli sviluppi di un'azione offensiva, la palla finisce nei piedi di Hateboer, che dal limite dell'area controlla bene e tira di sinistro battendo Setkus. Plakushchenko ci riprova da fuori, ma è l'Atalanta ad andare vicinissima al raddoppio al 20' con un tiro potente di Freuler che impatta la traversa. È solo questione di secondi, però: al 21', Toloi è bravissimo a pescara in profondità Zapata, che scatta in posizione regolare, controlla e apre il piattone destro per il 2-1. I nerazzurri, a questo punto, sembrano in pieno controllo della partita e l'Hapoel di fa vedere solo con un tiro dalla distanza di Tamas al 33' e al 40', ma la grande occasione ce l'ha ancora l'Atalanta al 42', con Hateboer che si trova a tu per tu con il portiere avversario, che compie il miracolo. Finisce qui il primo tempo.

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Le formazioni

Nuovo passo verso i gironi di Europa League per l'Atalanta, che dopo aver eliminato il Sarajevo (2-2 a Reggio e strabordante 0-8 in Bosnia) deve vedersela con l'ostico Hapoel Haifa. Formazione non di primo livello, ma certo insidiosa. Gasperini lo sa e infatti decide di rivedere un po' la formazione, preferendo Gollini a Berisha e puntando, per la prima volta, su Duvan Zapata dal primo minuto. Sacrificato Barrow, che partirà dalla panchina, confermato invece Pessina nell'undici titolare. Ma ecco le formazioni ufficiali:

Hapoel Haifa (4-3-3): Setkus; Malul, Tamas, Kapiloto, Dilmoni; Vermouth, Sjostedt, Plakushchenko; Buzaglo, Papazoglou, Ginsari. A disp.: Kadoch, Gal, Zamir, Elbaz, Hadida, Mishpati, Mitrevski. All.: Klinger.

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Zapata, Gomez. A disp.: Berisha, Valzania, Cornelius, Castagne, Mancini, Pasalic, Barrow. All.: Gasperini.

 

 

Le ultime da Haifa
di Fabio Gennari

In terra d’Israele, a 2.591 km da Bergamo e con 48 tifosi al seguito che si sono organizzati a tempo di record per esserci, l’Atalanta cercherà questa sera di mettere in discesa la qualificazione al prossimo turno preliminare di Europa League. Si gioca alle 18 italiane (diretta su Sky) nella splendida cornice del Sammy Ofer Stadium di Haifa, gli spettatori totali dovrebbero essere al massimo settemila e l’avversario è l’Hapoel di mister Klinger: bisogna vincere per chiudere la pratica.

 

 

Trasferta storica, Atalanta mai così lontano. Dopo la gara giocata l’anno scorso a Nicosia contro l’Apollon Limassol, questa partita ad Haifa aggiorna il dato relativo alla trasferta più lunga di sempre dell’Atalanta in Europa. I 2.591 km che separano Bergamo dal più importante centro industriale di Israele il cui porto è il punto di riferimento per l’intero Stato rappresentano il record assoluto per la Dea, che ha raggiunto la destinazione nel tardo pomeriggio di ieri dopo l’atterraggio a Tel Aviv e il trasferimento in bus di circa cento chilometri. Ad Haifa sono arrivati anche 48 tifosi che si sistemeranno nella zona riservata agli ospiti dello splendido impianto israeliano: progettato dallo stesso studio britannico che ha firmato lo stadio Olimpico di Londra e quello del Manchester City, il Sammy Ofer ospita le gare interne sia del Maccabi che dell’Hapoel e i circa trentamila posti disponibili sono distribuiti su un anello unico completamente coperto. L’impatto, dal punto di vista visivo, è grandioso anche dall’esterno: la colorazione dorata scelta dai costruttori rende tutto ancora più bello.

 

 

Le insidie del match: vietato sottovalutare gli avversari. Dal punto di vista tecnico, la partita non è facilmente decifrabile ma ci sono alcuni paletti che è bene non dimenticare mai per evitare figuracce inattese. La formazione israeliana, nell’ultimo turno ha avuto ragione degli islandesi dell’FH Hafnarfjördur solo grazie alla rete del nuovo entrato Elbaz a 25' minuti dalla fine dopo che nella partita di andata il pareggio per 1-1 in Israele aveva lasciato più di una porta aperta per la qualificazione dei nordici. L’Atalanta è preparata per la sfida e Gasperini dal punto di vista delle motivazioni non è secondo a nessuno quindi avrà certamente catechizzato a dovere tutti i suoi giocatori, ma è chiaro che sarà fondamentale non prendere sotto gamba l'impegno. Se la squadra orobica riuscirà ad andare in campo con lo stesso piglio già mostrato a Sarajevo, il risultato non potrà che essere positivo, perché i nerazzurri sono oggettivamente superiori agli avversari.

 

 

Le scelte del Gasp: Zapata o Pasalic? Gioca Pessina. Dal punto di vista della formazione, rispetto al turno precedente nella lista Uefa ci sono due novità. Pasalic e Cornelius prendono il posto di D’Alessandro e Tumminello, il croato entra in corsa per giocare, ma il titolare sarà Pessina. Il tridente con Gomez e Zapata sarà diverso rispetto a Sarajevo: Barrow, dopo la tripletta, verrà usato come arma da sfruttare a gara in corso. Il resto della squadra avrà alcuni cambiamenti rispetto alla gara in Bosnia, con Gollini in porta (stavolta tocca a lui al posto di Berisha), Toloi e Masiello insieme a Palomino in difesa, Hateboer e Gosens sulle corsie esterne insieme a Freuler e de Roon che giostreranno nel cuore del centrocampo. Le possibili alternative sono Pasalic, Zapata e Cornelius, oltre a Castagne. Ilicic invece è sempre ai box per il problema al linfonodo e il suo recupero andrà valutato in vista della sfida di ritorno programmata per il 16 agosto a Reggio Emilia.

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