Davanti al Comune

Tre giorni di veglia per raccontare la pandemia, chiedere giustizia e incontrare Mattarella

L'evento è stato intitolato "Padiglione S": dalle 18 di oggi, venerdì 26 giugno, alla sera di domenica tanti cittadini si troveranno in Piazza Matteotti e lì racconteranno il dolore degli ultimi mesi. Con una richiesta: essere ascoltati dal Presidente della Repubblica in città per il Requiem di Donizetti

Tre giorni di veglia per raccontare la pandemia, chiedere giustizia e incontrare Mattarella
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«S come Storia, quella che vogliamo finalmente raccontare, ma anche Solidarietà, Salute, Sanità pubblica, Scuola, Società civile, Sostegno, Salario, Sicurezza sul lavoro, Speranza, Sorellanza, Sognatrici e Sognatori. E poi S come Stringersi, forte anche se non ci possiamo ancora abbracciare. E Seimila...», come i morti fatti dal Covid in Bergamasca. Concludiamo noi il post con cui Eliana Como, sindacalista della Cgil, ha presentato sul suo profilo Facebook l'evento "Padiglione S", che si terrà a Bergamo, in Piazza Matteotti (davanti al Comune) dalle 18 di oggi, venerdì 26 giugno, fino a domenica 28 sera, quando al monumentale verrà eseguito il Requiem di Donizetti davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai 243 sindaci della provincia per onorare le tante vittime del virus.

Come spiegano gli organizzatori, tutto è cominciato sul web, dopo che è arrivata la notizia della visita di Mattarella a Bergamo: perché non fare raccontare direttamente al Presidente della Repubblica le storie della pandemia, di come Bergamo, la provincia e i suoi cittadini hanno vissuto quest’esperienza? Così è nato "Padiglione S": prima un evento su Facebook (che al momento conta una settantina di partecipanti), poi il passaparola e, alla fine, nei tre giorni di veglia davanti a Palazzo Frizzoni sarà possibile prendere il microfono e condividere la propria dolorosa esperienza durante il Covid.

«Così è nata l’idea di chiedere un incontro a Mattarella - spiega Marco Frigerio, che ha l'evento su Faceboook -. Non vogliamo che l’occasione alla quale il Presidente è stato invitato possa essere letta come un voltare pagina rispetto a ferite che, invece, sono ancora aperte nella nostra comunità. Noi chiediamo verità e giustizia per le vittime dell’epidemia. Chiediamo una discontinuità nella gestione della sanità lombarda che impedisca che la strage si ripeta. Chiediamo che, dopo quello che abbiamo visto, non venga più sottovalutata la dignità di ogni persona». Eliana Como, però, farà di più: uno sciopero della fame di tre giorni. «Ci sembra che nessuno riconoscerà le proprie responsabilità politiche né farà un passo indietro - spiega la sindacalista -. Ci vorranno tanti anni prima che il lavoro della magistratura arrivi, forse, a un risultato definitivo. E intanto? Dove finiranno tutte le nostre storie? Chi ci ascolterà? Chiediamo di parlare al Presidente Mattarella, perché raccontare a lui la nostra storia significa raccontarla a tutti».

Per questo nasce "Padiglione S": una tre giorni di veglia per raccontarsi e raccontare che cosa è stata l’epidemia a Bergamo e provincia, direttamente dalle voci di chi l’ha vissuta. Un modo diverso per accogliere il presidente Sergio Mattarella. «Noi lo aspettiamo e ci piacerebbe incontrarlo per raccontargli tutto questo, speriamo che possa ritagliare un attimo di tempo anche per noi cittadini e per il nostro dolore», conclude Frigerio. Ricordiamo che anche i rappresentanti del comitato Noi Denunceremo, nelle scorse settimane, hanno chiesto la possibilità di incontrare Mattarella per raccontare le loro storie e rimarcare una richiesta di verità e giustizia che il comitato, insieme a tante famiglie colpite direttamente dal virus, sta portando avanti anche in Procura.

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