Botta e risposta

I tre milioni per la nuova palestra e le centomila opinioni diverse

I tre milioni per la nuova palestra e le centomila opinioni diverse
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La palestra non c’è ancora, anzi non c’è nemmeno il progetto, nemmeno un disegnino, ma già scatena polemiche. Colpa di quei tre milioni annunciati dal sindaco di Nembro, Claudio Cancelli, che hanno immediatamente sollevato grossi polveroni. E allora forse è il caso di fare chiarezza, di capire perché c’è bisogno di una nuova palestra e da dove vengono quei soldi.

La risposta a un’esigenza. «Da quindici anni abbiamo un problema a Nembro – spiega il sindaco Cancelli –. Non esiste una palestra adatta per giocare a basket. Impossibile fare tornei di qualsiasi livello, non si può nemmeno far giocare i bambini, niente. E pensare che la Seriana Basket è nata proprio a Nembro. Sono tanti i ragazzi sul nostro territorio che praticano questo sport, senza poter giocare nel loro paese». La promessa di una palestra adatta alla pallacanestro è stata inserita nel programma elettorale di "Paese Vivo" nel 2007, nel 2012 e nel 2017. «In più c’è un’altra questione, quella della palestra delle scuole medie. È troppo vecchia, avrebbe bisogno di una grossa manutenzione straordinaria, così come della sistemazione degli impianti termici e degli spogliatoi».  Da qui l’ipotesi: abbattere la palestra delle scuole medie, per farne sorgere una nuova dalle sue ceneri. Utilizzando lo stesso spazio o poco più, ma comunque sempre all’interno dell’area di proprietà comunale. Un edificio che sappia rispondere alle esigenze del paese. «Lo vorremmo completamente a norma per quanto riguarda il rischio sismico e sotto l’aspetto termico ed energetico. Dovrà consentire di giocare a pallacanestro, ma sarà destinato anche ad altre attività, con la possibilità ad esempio di dividere in due il campo e di sfruttarlo al meglio. Avrà tutti gli elementi necessari a renderlo assolutamente funzionale, come un adeguato numero di posti in tribuna; un problema sollevato dalle associazioni di pallavolo che non possono più sfruttare la palestra del centro. Costituirà infine un valore aggiunto, a servizio della scuola media».

Il leasing in costruendo. «Mi sembra banale dire che non abbiamo tre milioni di euro da parte – commenta il sindaco –, ma forse è il caso di ribadirlo. Ad ogni modo, questa cifra (per l’esattezza due milioni e 800 mila) è comprensiva di tutto, sia delle spese tecniche che di eventuali imprevisti. Spiego brevemente il percorso del leasing in costruendo per i non addetti ai lavori: si parte da una proposta da parte di un’Ati (Associazione temporanea d’imprese) che raduna l’azienda costruttrice, l’istituto bancario che finanzia il progetto e la parte che avrà in gestione la struttura per i prossimi vent’anni. L’amministrazione ne valuta la fattibilità, sia in termini economici che di interesse pubblico, e se la ritiene valida la inserisce nella gara pubblica che si va a costituire. A questa gara partecipano anche altre Ati e non è detto che lo studio preliminare da cui si è partiti risulti vincitore». Una volta individuato il vincitore, scattano i tempi. «Dai sei ai nove mesi per la fase procedurale e poi un anno per la realizzazione. Questi tempi comprendono anche...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 52 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 18 ottobre. In versione digitale, qui.

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