L'assedio non basta, finisce 1-1
Secondo tempo
La ripresa si apre con un cambio di Gasperini, che toglie Spinazzola e mette in campo Grassi. La Dea sembra essere partita con il piede giusto e al quarantasettesimo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Masiello invoca il rigore per una spinta. Effettivamente... Tra i più convincenti, in questo avvio di ripresa, proprio Grassi, schierato in una posizione stranamente avanzata da Gasperini. Al cinquantacinquesimo, il tecnico nerazzurro si gioca la carta D'Alessandro al posto di Kurtic per dare più peso offensivo ai suoi. Il baricentro è alto, ma la pressione dell'Atalanta non riesce a scalfire il muro neroverde, che si difende con ordine. E al sessantaseiesimo si rischia la beffa: Duncan (entrato qualche minuto prima al posto di Sensi) pesca in verticale Ragusa, che evita il fuorigioco e, completamente solo, calcia a lato il diagonale del possibile 0-2. Poco dopo, crampi per Conti e Gasperini mette in campo al suo posto Mounier, altra ala offensiva. A un quarto d'ora dalla fine, un fulmine nerazzurro: punizione tagliata dalla sinistra del Papu e, in mezzo all'area, Cristante anticipa tutti trovando l'1-1. Pochi festeggiamenti e subito palla al centro. E la Dea va vicinissima al raddoppio con Grassi. Solo un Consigli miracoloso dice di no al destro in corsa del centrocampista su cross di Gomez, imprendibile sulla fascia sinistra. Settantasettesimo, Caldara ha la palla per farsi perdonare l'errore del primo tempo, ma (forse credendo di essere in fuorigioco) lascia partire un destro poco convinto e Consigli in allungo mette in angolo. È assedio nerazzurro, però, da qualche minuto ormai e infatti Di Francesco si copre togliendo Ragusa e inserendo l'ex Peluso. All'ottantottesimo altra grandissima occasione per l'Atalanta: affondo di D'Alessandro a destra, cross dentro, Petagna spizzica soltanto e Mounier prova a deviarla in rete, ma Consigli la blocca sulla riga. Cinque minuti di recupero, purtroppo, non regalano il gol vittoria ai nerazzurri, che si devono così accontentare di un punto.
Primo tempo
Prime battute di studio, ma è poi è l'Atalanta a tentare il primo affondo. Al sesto minuto, il Papu Gomez sfiora il grandissimo gol: prima pressa alto su Adjapong, gli ruba palla e poi tenta il suo classico destro a giro. La palla accarezza il palo con Consigli immobile. Un minuto dopo è Petagna, invece, a impegnare l'ex portiere atalantino: Spinazzola va via a sinistra, crossa in messo basso, il Papu fa velo e il numero 29 triestino tenta la stilettata vincente dopo un buon controllo. Purtroppo il tiro è troppo centrale. L'occasionissima arriva al decimo: gran palla in verticale dalle retrovie per il Papu, stranamente sulla corsia di destra dopo aver battuto un angolo. Il capitano si invola, dribbla l'avversario rientrando sul sinistro e scarica un potente tiro di collo pieno sul primo palo. Solo il palo gli nega la gioia del gol. Al ventesimo finalmente si fa vivo il Sassuolo: su una punizione dai 25 metri, Berardi costringe Berisha a mettere in angolo. Al ventottesimo, Petagna tenta l'incursione solitaria e poi si lascia cadere in area. Rizzoli vede e lo punisce con un giallo per simulazione. Al trentaquattresimo primo cambio obbligato per Di Francesco: Defrel si fa male e al suo posto entra in campo Politano. Dopo un inizio arrembante dell'Atalanta, intanto, il Sassuolo è cresciuto di intensità e il match è diventato molto più equilibrato. Ma al trentacinquesimo la sorpresa: Caldara sbaglia malamente un semplice disimpegno difensivo e regala palla a Pellegrini, che sin invola verso la porta nerazzurra. Il centrocampista neroverde salta anche Berisha e appoggia in rete il vantaggio ospite. Brutta tegola per l'Atalanta e Gasp, in panchina, è una furia. L'attesa reazione di padroni di casa, in realtà, non arriva. I nerazzurri alzano il baricentro, ma faticano a trovare spazi nella retroguardia avversaria, sempre ben piazzata, e così si va al riposo con il Sassuolo avanti per un gol a zero.
Formazioni ufficiali
Sotto un caldo (ma neppure troppo) sole primaverile, l'Atalanta torna a giocare a Bergamo ed è pronta a sfidare il Sassuolo in una sfida che, classifica alla mano, può essere decisiva per la corsa all'Europa. Dopo il 3-0 sul Pescara e il roboante 5-0 esterno sul Genoa, la banda di Gasp vuole ottenere il terzo successo consecutivo e lo farà con la sua formazione tipo. L'unica defezione è quella di Kessie, squalificato. Al suo posto, il tecnico piemontese ha scelto di schierare Cristante. Per il Sassuolo invece, che non vince da ben cinque turni, trio offensivo composto da Ragusa, Defrel e Berardi. Ma ecco le formazioni ufficiali:
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Cristante, Freuler, Spinazzola; Kurtic; Gomez, Petagna. All. Gasperini.
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Adjapong, Acerbi, Cannavaro, Dell’Orco; Pellegrini, Sensi, Missiroli; Berardi, Defrel, Ragusa. All. Di Francesco.
Il pre partita
(di Fabio Gennari)
Non ci sono alternative: bisogna vincere. L’Atalanta scende in campo questo pomeriggio allo stadio di Bergamo (fischio d’inizio ore 18) e per i nerazzurri l’imperativo è uno solo: conquistare i tre punti per continuare a tenere alta la media in vista dei prossimi impegni. Il tecnico Gasperini non ha particolari problemi di formazione e tutto ruota intorno al nome del sostituto dello squalificato Kessiè: Grassi, Cristante o la sorpresa D’Alessandro?
Tre ipotesi in mezzo: occhio a Kurtic. Il calciatore ivoriano classe 1996 dovrà saltare la gara contro gli emiliani dopo la squalifica arrivata per somma di ammonizioni. In questa stagione, Coppa d’Africa a parte, è la terza volta che l’Atalanta deve fare a meno di lui per squalifica. Dopo il rosso di Pescara nel girone di andata, Kessiè rimase fuori con il Genoa; dopo quello di Napoli ci fu lo stop contro la Fiorentina; ora la somma di gialli lo costringe al pit-stop contro il Sassuolo. Gasperini ha di fatto tre opzioni per la sostituzione. Il cambio naturale è quello con Alberto Grassi, ragazzo in prestito dal Napoli che ha già dimostrato di farsi valere in quella zona di campo e ha un dinamismo che potrebbe fare la differenza. Cristante è più geometra rispetto al compagno di Under 21, i suoi inserimenti sono interessanti e con lui in campo sarebbe più facile veder correre la palla, magari con qualche sventagliata in verticale piuttosto che percussioni continue. La terza opzione è quella che riguarda D’Alessandro: giocasse lui, in attacco la Dea opterebbe per il 3-4-3 puro e Kurtic scalerebbe in mezzo.
Stadio pieno: oltre seimila biglietti venduti. Schieramento a parte (le ultime riserve saranno sciolte da Gasperini nella mattinata a Zingonia), l’ago della bilancia sarà certamente l’ambiente che il Sassuolo troverà al Comunale. Dei 18.881 biglietti a disposizione dei sostenitori di casa (20.881 meno i 2.000 riservati agli ospiti), ne sono stati staccati in prevendita oltre seimila, che portano il totale vicino a quota diciassettemila: restano a disposizione degli appassionati circa duemila tagliandi. Il clima dello stadio di Bergamo in questa stagione è stato spesso decisivo in campionato, l’Atalanta da qui alla fine dovrà giocare ancora cinque volte in casa, e se contro Juventus e Milan è scontato che ci sarà la cornice dei giorni migliori, i tifosi orobici sono chiamati a fare la differenza contro Sassuolo, Bologna e Chievo. Tre gare da vincere, ma anche tre scontri che non affascinano particolarmente, se non per l’incredibile stagione atalantina che adesso deve solo essere conclusa nel migliore dei modi.
[Foto Atalanta]
Stage della Nazionale: pokerissimo di Ventura? I tre punti con il Sassuolo sono fondamentali anche per un altro aspetto che spesso viene poco considerato ma che in questo momento rappresenta un pericolo serio. Il ct della Nazionale, Ventura, la prossima settimana (martedì e mercoledì) ha programmato uno stage per i calciatori ritenuti “futuribili” per l’Italia. L’Atalanta è ovviamente felice di vedere tanti suoi ragazzi coinvolti nel progetto, ma qui bisogna guardare il calendario e usare il buon senso.
La Dea giocherà in anticipo sabato a Roma una sfida delicatissima per il futuro, Gasperini ripartirà con gli allenamenti probabilmente lunedì dopo aver concesso la domenica di riposo ma rischia di dover fare a meno di alcuni titolari per metà della settimana. In odore di convocazione ci sono Caldara, Conti, Spinazzola, Grassi e Petagna, mentre per la Roma è prevista la prima chiamata assoluta di Emerson Palmieri, brasiliano con passaporto italiano. Ventura è atteso a Bergamo per la gara con il Sassuolo e la speranza è che la sua decisione definitiva possa essere diversa da quella attesa, limitando il “disturbo” a due, tre chiamate.