l'interrogazione parlamentare

Treno per Orio interrato, la richiesta dei residenti arriva all'attenzione della Camera

Dopo aver incontrato i comitati di quartiere, l'onorevole Devis Dori (Movimento 5 Stelle) ha depositato un'interrogazione in cui chiede al Governo se intenda agire per modificare il progetto attuale e stanziare i fondi necessari a realizzare il tracciato ferroviario sottoterra

Treno per Orio interrato, la richiesta dei residenti arriva all'attenzione della Camera
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«Cari Colibrì, il vostro battito d'ali è arrivato alla Camera dei Deputati». L’appello di rivedere il progetto del treno che collegherà Bergamo a Orio al Serio lanciato, in primis, dagli abitanti di Boccaleone, ma anche dai residenti degli altri quartieri interessati dal tracciato ferroviario e dalle associazioni ambientaliste è stato raccolto dal parlamentare del Movimento 5 Stelle Devis Dori che, su Facebook, ha annunciato di aver presentato nel merito un’interrogazione parlamentare.

Il documento, depositato mercoledì 31 marzo, si fa portavoce delle richieste dei comitati di quartiere, chiedendo al Governo se intenda agire per modificare il disegno attuale del futuro collegamento ferroviario, valutando «in particolare la possibilità dell'interramento di una parte del tracciato e prevedendo, conseguentemente, un incremento dei fondi per la realizzazione delle relative opere».

Il progetto attuale  

Da sempre i residenti di Boccaleone sottolineano che il treno, da realizzarsi in tempo per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026, dividerebbe definitivamente in due il quartiere. Con ricadute nefaste sulla qualità della vita degli abitanti, sul valore commerciale delle abitazioni e sul traffico che interessa la zona, già particolarmente congestionato.

Secondo i piani di Rfi (Rete ferroviaria italiana) i nuovi binari si staccherebbero dalla linea Bergamo-Brescia e supererebbero via Lunga con un viadotto alto circa 8 metri. Una soluzione cui si è opposto Palazzo Frizzoni, che ha proposto invece di mantenere i binari a raso, adiacenti alla Fiera, realizzando due sottopassi: uno in via Lunga per le automobili e uno ciclopedonale in via Pizzo Recastello, all’altezza del passaggio a livello, che verrebbe definitivamente chiuso.

In ogni caso però Boccaleone verrebbe diviso in due da barriere fonoassorbenti alte fino a 7 metri. Le stesse che si trovano ai lati delle autostrade, con la differenza di essere in questo caso poco distanti dal centro città.

L’idea alternativa

Comitati di quartiere e associazioni ambientaliste hanno invece proposto che la tratta ferroviaria venga realizzata sottoterra. «Il progetto Ricuciamo Bergamo – spiega il comitato di Boccaleone - prevede di interrare il treno dal ponte di via Piatti, sostituendo il sedime ferroviario con un parco lineare ciclo-pedonale che collegherebbe Boccaleone al centro città attraverso Porta Sud, ricucendo le due parti del quartiere senza creare pericolose passerelle e sottopassi».

Un’alternativa che però è stata seccamente bocciata dall’assessore regionale alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, che la ritiene non praticabile per costi e tempistiche.

I cittadini però non si sono arresi e hanno promosso una petizione su Change.org per sostenere il proprio progetto alternativo e che ha già raccolto oltre 6.600 firme. Inoltre, hanno creato un proprio sito internet (QUI il link) sul quale sono disponibili tutte le informazioni in merito a entrambi i progetti, quello di Rfi e quello alternativo.

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