L'allarme

«Treviglio rischia come Bologna» Quei timori di Molteni e Ronchi

«Treviglio rischia come Bologna» Quei timori di Molteni e Ronchi
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No al distributore di carburanti all’ex Foro Boario per evitare tragedie come quella di Bologna. Quanto avvenuto lunedì 6 agosto sul raccordo autostradale del capoluogo emiliano ha sconvolto un po’ tutti. Le immagini dell’autocisterna di Gpl che prende fuoco e poi esplode (provocando un morto e centinaia di feriti) stanno facendo il giro del mondo. Ed è diventato motivo di preoccupazione anche a Treviglio. I consiglieri di opposizione Erik Molteni e Cristina Ronchi temono infatti che la stazione di servizio (composta da otto pompe di erogazione) prevista nel progetto di riqualificazione dell’ex Foro Boario possa rappresentare un rischio per il quartiere. «Questi impianti - scrivono i due esponenti di centrosinistra - per funzionare devono rifornire periodicamente, con cadenze anche settimanali, le grosse cisterne che hanno nel sottosuolo. Il loro rifornimento avviene travasando il carburante trasportato dai camion-cisterna che vediamo ogni giorno circolare sulle nostre strade. Le fasi di approvvigionamento sono estremamente pericolose, per le quantità in gioco e per le modalità di trasferimento dalle autobotti alle cisterne interrate». Preoccupazioni espresse anche dal Comitato di Quartiere Est, il quale aveva anche presentato un’osservazione al Piano attuativo (approvato in Consiglio a fine luglio) «puntualmente respinta con motivazioni a dir poco superficiali», hanno fatto notare i due consiglieri.

 

 

Molteni e Ronchi hanno anche sottolineato l’incoerenza con quanto avviene da decenni a Treviglio, ovvero il progressivo spostamento dei distributori di carburante in periferia, mentre «oggi si vuole consentire l’insediamento un impianto di distribuzione di carburante, oltretutto di così grandi dimensioni». Grandi timori ci sono soprattutto per la conformazione urbanistica dell’area. «La vicinanza di importanti edifici scolastici con centinaia di studenti, di numerosi edifici residenziali e il nuovo edificio commerciale in progetto, il traffico sempre più congestionato di viale Piave e l’imbuto del sottopasso ferroviario di via Pasteur - hanno sottolineato Molteni e Ronchi - renderebbero davvero difficilissimo e complicato ai mezzi di soccorso operare in caso di incidenti come quello successo a Bologna». «Mi pare clamorosamente fuori luogo strumentalizzare una disgrazia per avere spazio sui giornali - ha replicato stizzito il sindaco Juri Imeri - Seguendo questa logica, dovremmo chiudere tutti i distributori di carburante, e non parlo solo di Treviglio. Quando arriverà la domanda si convocherà la conferenza dei servizi e tutti gli enti si esprimeranno, Vigili del fuoco compresi. Ci sono leggi, regolamenti e direttive in merito e i funzionari valuteranno la proposta progettuale».

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