Il consigliere di Italia Viva

Treviglio si sente snobbata da Bergamo, e c'è chi propone di passare sotto Milano

Il renziano Stefano Sonzogni critica il sindaco di centrodestra Imeri per la politica sui test sierologici e per le critiche a Gori, ma dice anche che il "capoluogo della Bassa" non viene considerato dal capoluogo orobico

Treviglio si sente snobbata da Bergamo, e c'è chi propone di passare sotto Milano
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di Andrea Palamara (Giornale di Treviglio)

«Bergamo ci snobba? A questo punto sarebbe meglio passare sotto Milano». È la provocazione, che però sa tanto di proposta vera e propria, del consigliere comunale di Italia Viva a Treviglio, Stefano Sonzogni. Una presa di posizione che nasce dall’amara constatazione che Treviglio, anche a causa dell’attuale Giunta di centrodestra, è una sorta di "Cenerentola" nei confronti di una Bergamo definita «asso pigliatutto». E, secondo Sonzogni, emblematico è il recente caso dei test sierologici effettuati nel capoluogo (che ha causato anche lo "sfogo" polemico del sindaco di Treviglio, Juri Imeri, ndr).

Stefano Sonzogni, consigliere comunale di Italia Viva a Treviglio

[...]

«L’impressione è che Imeri, e con lui Treviglio, siano rimasti a bordo vasca, spettatori della maestria di Gori e di Bergamo, che prima hanno ricevuto la bellezza di dieci milioni di euro a fondo perduto stanziati da Banca Intesa. Poi, grazie a Regione, Ats Bergamo e il sostegno di laboratori e sponsor privati, hanno potuto lanciare la campagna di 50 mila test sierologici gratuiti per gli abitanti del capoluogo». [...] «Il nostro sindaco non ha voluto promuovere i test sierologici in città, illudendosi che presto sarebbero stati pianificati e gestiti a livello provinciale dalla sempre più inaffidabile Ats, sonnolenta nella Bassa, ma scattante nel capoluogo».

Juri Imeri, sindaco di Treviglio

Un esempio, quello dei test sierologici, che secondo Sonzogni evidenzia ancora una volta il sempre più complicato rapporto fra «Treviglio Cenerentola» e «Bergamo asso pigliatutto». Tanto che a questo punto a Treviglio converrebbe trasferirsi nella Città Metropolitana di Milano. «So che è difficile chiederlo - ha sottolineato Sonzogni - ma Bergamo, che non è Milano, dovrebbe sforzarsi di uscire dalla sua visione “bergamocentrica”, talmente autoreferenziale che verrebbe voglia di passare sotto Milano»...

L'articolo completo lo potete leggere sul Giornale di Treviglio in edicola fino a giovedì 25 giugno.

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