Probabile gesto estremo

Bagnino trovato morto nel Bresciano: era di turno alla piscina di Castrezzato quando annegò il piccolo Michael

L'uomo, 37 anni di Chiari, non rispondeva al cellulare da lunedì: era sul Monte Orfano. Il bambino (4 anni) era deceduto dopo il ricovero in Terapia intensiva a Bergamo

Bagnino trovato morto nel Bresciano: era di turno alla piscina di Castrezzato quando annegò il piccolo Michael
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Una tragedia con due vittime: è del bagnino di Castrezzato, dove era affogato un bambino di quattro anni nei giorni scorsi, il corpo ritrovato sul Monte Orfano a Cologne stamattina (mercoledì 25 giugno).

L'uomo, classe 1988 di Chiari, come riportato da PrimaBrescia era uno degli assistenti alla balneazione della piscina comunale "Tintarella di Luna". Era praticamente scomparso da lunedì, ovvero da quando aveva smesso di rispondere al cellulare. Due podisti lo hanno ritrovato vicino al resort Cappuccini intorno alle 11.30 di oggi (25 giugno), con una busta nera in testa e - pare - con le mani legate.

Probabile gesto estremo

Il giovane assistente alla balneazione, secondo quanto filtra dalle indagini, si sarebbe con ogni probabilità tolto la vita, cinque giorni dopo l'incidente. Travolto, questa l'ipotesi, dal senso di colpa che sentiva sopra di sé, dopo la tragedia, per quanto al momento le indagini dei carabinieri non abbiano accertato ancora alcuna responsabilità, e siano ancora in corso.

L'uomo, senza vita, è stato trovato nella parte ovest del monte da due sportivi, che avevano parcheggiato poco lontano dal luogo del ritrovamento. Anche l'automobile del 37enne era poco distante e, da una prima sommaria analisi del corpo, non sono stati riscontrati segni di violenza da parte di terzi.

L'ultima traccia delle ricerche lo collocava nei dintorni di Palazzolo sull'Oglio, ma l'uomo non aveva con sé il cellulare, posto sotto sequestro dagli inquirenti proprio venerdì, dopo quanto avvenuto a Castrezzato. Da lunedì non rispondeva nemmeno al telefono che aveva cominciato ad utilizzare in sostituzione del primo. Secondo i medici, la morte risalirebbe a martedì nella tarda serata.

Il dramma in piscina

Il piccolo Michael Consolandi, di Rovato, era stato dichiarato morto domenica sera, 22 giugno, all'ospedale di Bergamo dove era ricoverato in seguito alla tragedia, dopo due giorni dall'incidente in piscina . L'incidente si era verificato venerdì pomeriggio, negli spazi del parco acquatico dove il piccolo, classe 2020, e residente a Rovato con il padre (originario della Bassa) e alcuni parenti stava trascorrendo il pomeriggio.

La dinamica dell'incidente è al vaglio dei carabinieri di Castrezzato, che stanno ricostruendo l'incidente e le eventuali responsabilità. Per motivi da accertare, il piccolo si era allontanato dal papà, che lo aveva portato al parco acquatico, ed era finito in piscina. Sono bastati pochi secondi. A notare il cadavere erano stati dei ragazzini.

Subito era scattato l'allarme, il bambino era stato recuperato ed erano state attuate le manovre salvavita. Ad intervenire era stato anche il 37enne di Chiari, in servizio in quel momento. Ma per il bimbo non c'era più nulla da fare: non si sa nemmeno esattamente, al momento, quanto tempo sia rimasto sott'acqua. In tutto ciò, dopo quanto scoperto in giornata, c'è un solo micidiale carnefice: il fato spietato, che nell'assurdo, straziante, caldissimo giugno, si è portato via queste giovani vite.

Commenti
Domenico Neri

Aggiungo un fatto, qualche giorno dopo il sequestro del telefonino, il bagnino era andato in un negozio per farsi una sim nuova. Suicidio.... Attenti agli altri indagati... Auguri.

MILENA BREMBILLA

,la penso come il sig. Francesco. Mi chiedo come abbia potuto legarsi le mani e il sacchetto sul viso. Lo trovo impossibile

Rossella Colpani

Ma perché in altri articoli non si dice come è stato trovato il bagnino, con un sacchetto in testa e con le mani legate. Se così fosse non è cosi scontato il suicidio

Luca

Condivido il grave dubbio di Francesco . Mi domando perché uno deve suicidarsi per quello che è successo. Ha sbagliato , non é stato scrupoloso, ok venivi punito per quello con numerose attenuanti .

sandro

Consiglierei alla giustizia e ai suoi inquirenti in questi casi di muoversi con più circospezione, il sequestro dei cellulari a tutti manco fossero una cosca mafiosa. Nessuno è uscito di casa per cagionare la morte di quel bambino, per eventi colposi maggiore garanzia.

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