Rubati gioielli

Truffa un'anziana di Zogno col trucco dell'incidente al figlio: denunciato 43enne

Un campano trasfertista, già noto alle forze dell'ordine per reati simili, si è finto prima un carabiniere, poi l'avvocato

Truffa un'anziana di Zogno col trucco dell'incidente al figlio: denunciato 43enne
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Aveva da poco truffato un'anziana di Zogno, con l'ormai classico trucco del parente coinvolto in un incidente, ma i carabinieri lo hanno individuato e denunciato lo scorso 30 aprile.

Il classico trucco

A essere deferito all'autorità giudiziaria è stato un 43enne campano, tra l'altro già noto alle forze dell'ordine per reati simili. Le dinamiche con cui è avvenuto l'episodio sono all'incirca le stesse dei casi avvenuti nei mesi scorsi: il soggetto, arrivato dal Sud Italia nella Bergamasca, aveva prima chiamato la signora al telefono, fingendosi un militare dell'Arma.

Aveva raccontato che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale, com'è intuibile in realtà mai avvenuto, spiegando che doveva pagare un'ingente somma a titolo di cauzione all'altra persona coinvolta. In seguito, l'aveva chiamata un'altra volta, cambiando però personaggio: stavolta si era spacciato per l'avvocato del figlio, per dare più credibilità alla sua storia.

Rubati gioielli

Quando era riuscito ad agitare la pensionata, si era quindi recato alla sua abitazione, dove si era fatto consegnare monili d'oro per un valore complessivo di 15mila euro, che dovevano servire a suo dire per risarcire la presunta vittima. Tutto ovviamente falso, un inganno alla fine portato a termine, con il truffatore che, dopo aver commesso il reato, è andato alla stazione di Bergamo in taxi e poi ha preso un treno per ritornare in Campania.

I militari di Zogno - quelli veri - hanno però iniziato a indagare e sono riusciti a ricostruire gli spostamenti del delinquente, riuscendo infine a trovarlo e metterlo di fronte alle proprie responsabilità.

Anche in quest'occasione, l'Arma ha voluto lanciare un appello: «Rinnoviamo l'invito ai cittadini a diffidare sempre dalle telefonate pervenute presso le loro abitazioni da parte di sedicenti appartenenti alle forze dell’ordine, che richiedono denaro a qualsiasi titolo: in tali casi, devono subito contattare il numero unico d'emergenza 112 da telefono cellulare, segnalando quanto sta accadendo, così da consentire un immediato intervento a loro tutela da parte dei carabinieri».

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