La presentazione in Gamec

I nuovi 10 euro, quali sono le novità

I nuovi 10 euro, quali sono le novità
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Il prossimo 23 settembre, la Banca d’Italia, in concomitanza con tutte le altre banche nazionali europee, metterà in circolazione la nuova banconota da 10€ che, dal giorno successivo, sarà fisicamente nelle mani di 334 milioni di cittadini. La banconota, così come era toccato alla sorella minore da 5, arriva rinnovata nella grafica ed è super affidabile.
Il nuovo 10€ è un prodotto artistico, tecnologico, culturale e unitario. In quanto tale deve rispondere ad una richiesta di fiducia da parte del suo utilizzatore e deve essere in grado di rispecchiare l’immagine di una nazione o, come nel caso europeo, di un’idea di unione. Una conferenza stampa congiunta del curatore della GAMeC Giacinto Di Pietrantonio e della vicepresidente della filiale bergamasca di Banca Italia, Laura Zuccarino ne ha svelato retroscena e curiosità artistiche.

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Il nuovo volto della banconota. La caratteristica principale delle nuove banconote (dopo quella da 5 e da 10 euro ogni valuta subirà la stessa modifica) è quella di rientrare nella “serie Europa”. Per intenderci, le vecchie banconote facevano parte della serie “epoche e stili” definita nel lontano 1995 dopo una serie di concorsi a eliminazione che avevano selezionato il bozzetto vincitore.
“Epoche e stili” era un’operazione che non dava risalto a una nazione piuttosto che a un’altra ed evitava di disegnare sulla moneta ritratti o monumenti che potessero valorizzare la cultura di un preciso. Per questo si scelsero delle costruzioni architettoniche che, incarnando gli stilli classico, romanico, gotico, rinascimentale, barocco e moderno potessero definire un generalizzato gusto europeo.
La nuova serie, invece, introduce elementi artistici particolari, che rendono le banconote più piacevoli da un punto di vista estetico. Un sondaggio realizzato dall’UE, infatti, ha evidenziato che la presenta di un volto che “umanizzasse” la banconota ne aumentava il senso di fiducia e l’appartenenza. Da qui la domanda: quale volto? Naturalmente si è pensato ad Europa, personaggio mitologico da cui il continente prende il nome. Si è scelto quello dell’Europa del Louvre, riproposto nella filigrana e nell’ologramma.

Toccare, guardare, muovere. Queste le tre parole chiave per riconoscere la nuova banconota. Toccandola, si percepirà una diversa consistenza della carta: con fibre in puro cotone, sarà ricoperta di uno strato protettivo che la renderà più resistente all’usura, garantendo un minor impatto ambientale nel suo ciclo di produzione e smaltimento. Ai margini, si potranno percepire una serie di trattini in rilievo, mentre valore e immagine principale saranno spessorate così come avviene attualmente.
Guardandola in controluce, sarà possibile scorgere nella filigrana, oltre alla finestra e al numero 10, anche l’immagine di Europa, mentre, osservandola su una superficie, le zone in chiaro risulteranno più scure. I numeri saranno decisamente più grandi e il colore diventerà un riconoscibile rosa-rosso.
Muovendo la banconota, si scoprono interessanti dettagli: in basso a sinistra il numero 10 in verde cambia colore con un passaggio calibrato verso il blu, mentre il simbolo dell’euro, unitamente al valore, compare sulla filigrana di sicurezza. Sulla striscia argentata a destra, in ologramma, non solo il valore e il simbolo, ma anche il ritratto di Europa.

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A prova di falsari. In totale sono 25 gli elementi di sicurezza introdotti nella nuova banconota. Oltre a quelli che si possono riscontrare con il tatto e a occhio nudo, ci sono sistemi di microscrittura, riflettente UV e peso che ne garantiscono l’originalità. Obiettivo centrale della BCE è quello di fornire un prodotto di cui i cittadini dell’eurozona possano fidarsi, dato che attualmente in circolazione ci sono 15 miliardi di biglietti in euro per un valore complessivo che supera i 900 miliardi.

Arte e denaro. Reinhold Gerstetter è l’illustratore berlinese a cui è stato affidato l’incarico di rinnovare la veste grafica dei biglietti. Il nuovo design tiene conto dell’ingresso nell’Unione di Malta e Cipro e inserisce la scritta EURO in caratteri cirillici, mentre l’acronimo BCE è raccolto in 9 varianti linguistiche anziché 5. L’idea è quella di creare una moneta che non sia solo elemento distintivo dell’Unione Europea ma che possa adattarsi ad essere usata da qualsiasi paese entri a far parte della moneta unica. La nota curiosa riguarda i ponti disegnati sul retro delle banconote. Non si tratta di monumenti reali ma di virtuali astrazioni che mirano a raccontare uno stile seguendo il tema “epoche e stili” che era stato scelto per le prime monete dell’euro. Invece, poso tempo fa il designer olandese Robin Stam ha deciso di realizzare fisicamente questi ponti in un quartiere residenziale nel sud dell’Olanda, dando a quest’architettura irreale quella connotazione “reale” che forse un po’ tutti gli europei cercavano.

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