Uccise il cugino nella casa di Pedrengo: ai domiciliari con il braccialetto elettronico
L'omicidio risale al 20 dicembre scorso. Eliana Mascheretti al termine dell'ennesima lite domestica aveva aggredito il cugino con un martello, pentendosene. L'accusa a suo carico è di omicidio preterintenzionale
Eliana Mascheretti, 61 anni, arrestata il 20 dicembre scorso a Pedrengo, accusata di aver ucciso a martellate il cugino Giuliano, di 73 anni, al termine di una lite domestica, è uscita dal carcere e ora si trova agli arresti domiciliari.
La notizia è stata diffusa da BergamoNews. Il giudice per le indagini di preliminari, dopo aver ricevuto una lettera scritta dalla donna, ha acconsentito alla richiesta, disponendo però che la sessantunenne indossi un braccialetto elettronico per ridurre ulteriormente il pericolo di un’eventuale fuga.
L’accusa a suo carico è di omicidio preterintenzionale. Eliana Mascheretti aveva accettato di ospitare il cugino, ipovedente e benchè autonomo con difficoltà motorie, nella propria abitazione nel 2015. Una convivenza che sebbene sia sempre parsa rosea, in realtà presentava degli attriti.
Secondo quanto ricostruito durante le indagini la donna al termine dell’ennesimo litigio, esasperata, aveva aggredito il cugino. Subito dopo però si era pentita, gli aveva tamponato le ferite e somministrato antidolorifici e quando aveva perso conoscenza allora aveva chiamato il 118.
In un primo momento la donna ha raccontato che l’anziano aveva accusato un malore, poi dopo essere stata portata in caserma aveva confermato l’aggressione, dicendo che non era sua intenzione uccidere il cugino. Entro la fine di luglio è atteso l’esito della perizia psichiatrica.