Tragedia

Ucciso con due spari al volto dopo un litigio a Pontirolo, la vittima è Roberto Guerrisi

Il delitto è avvenuto in una rivendita di auto in via Bergamo. Il racconto di due testimoni, tra cui la donna che ha provato a soccorrere l'uomo

Ucciso con due spari al volto dopo un litigio a Pontirolo, la vittima è Roberto Guerrisi
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Incredibile episodio di violenza nel pomeriggio di oggi, sabato 28 dicembre, a Pontirolo: nel capannone di una rivendita di auto in via Bergamo, Roberto Guerrisi, 42enne di Boltiere, è stato ucciso a colpi di pistola, sparati probabilmente al culmine di una lite.

Un litigio finito male

Secondo le prime informazioni, raccolte dai carabinieri di Treviglio accorsi sul luogo del delitto alle 14.30 circa, lo scontro avrebbe coinvolto più persone tra l'interno e il cortile esterno dell'azienda. I colleghi di PrimaTreviglio scrivono che nella lite sarebbero state coinvolte almeno sette o otto persone.

Gli inquirenti hanno perquisito non solo il capannone, ma anche i locali al primo piano, forse adibiti a case. Sul posto c'è anche il magistrato di turno dalla Procura di Bergamo per coordinare le indagini. Attorno alle 18.30, la salma è stata spostata e portata alla camera mortuaria dell'ospedale Papa Giovanni. Intanto si sta battendo la zona per trovare l'arma del delitto.

I racconti dei testimoni

L'Eco di Bergamo riporta che Guerrisi, dopo essere stato colpito dallo sparo, seppur gravemente ferito, avrebbe tentato di raggiungere una vicina pensilina dei bus in cerca di aiuto: lo dimostrerebbe la scia di sangue lasciata sull'asfalto. È proprio all'altezza della vicina pensilina che l'uomo s'è accasciato a terra ed è morto.

Un giovane che vive in zona ha riferito di aver sentito due spari e avrebbe fornito anche alcune altre importanti informazioni alle autorità. Bergamonews ha invece parlato con una donna che ha tentato di soccorrere la vittima: «Pensavo avesse avuto un infarto, ma era una maschera di sangue. Mi hanno poi detto che gli avevano sparato in volto». La donna stava passando per la via in auto quando ha visto il 42enne accasciarsi a terra.

Commenti
Francesco Giuseppe

Spedizioni punitive per vendetta, pistole e coltelli in tasca, giustizia fai da te, non sono certo nella mentalità Bergamasca. È una mentalità mafiosa e camorristica, che non ha a che vedere con la nostra, comunque. R.I.P.

Marcello

Luca, mi pare proprio che tu abbia sbagliato. Cosa che succede facilmente, quando si trinciano giudizi senza sapere come stanno le cose.

luca

C’è del marcio sotto !! Di sicuro affari loschi o riciclaggio di denaro sporco

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