Tra Bergamo e Stezzano

Ucciso dall'albero caduto, si sapeva da mesi che quei pioppi erano da abbattere

Una relazione dello Studio GPT dell'ottobre 2023 pare avesse indicato come "marce" le piante, tra cui quella che ha ucciso Ferruccio Paolo Carminati

Ucciso dall'albero caduto, si sapeva da mesi che quei pioppi erano da abbattere
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Una tragedia che, forse, si sarebbe potuta evitare. La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo di indagine - al momento contro ignoti - per omicidio colposo in seguito alla morte di Ferruccio Paolo Carminati, 53enne di Osio Sotto che nel pomeriggio di ieri (mercoledì 17 aprile), mentre percorreva in moto il tratto di strada compreso tra la rotonda del Kilometro Rosso e Stezzano, è stato violentemente colpito e ucciso da un pioppo abbattuto dal vento. Pare che una relazione dell'ottobre scorso avesse suggerito l'urgente abbattimento proprio di quella pianta, ormai marcia.

La dinamica e la ricerca di testimoni

L'obiettivo è ricostruire quanto accaduto in quel tratto della statale 42. Secondo le informazioni finora raccolte, l'albero sarebbe crollato sul cofano di un'auto su cui viaggiavano due ragazzi (fortunatamente stanno bene), che hanno inchiodato. Alle loro spalle arrivava Carminati, che per evitare la vettura avrebbe sterzato di colpo a sinistra, venendo però colpito da un grosso ramo proprio sulla testa, come dimostrerebbero le condizioni del casco, deformato. L'urto ha mandato il 53enne fuori strada.

A chiamare il 112 sono stati i due giovani alla guida dell'auto travolta dall'albero. Nel frattempo, però, lungo la strada sono passate anche altre automobili. La polizia locale di Bergamo sta cercando di rintracciare proprio questi testimoni e ha chiesto l'aiuto della cittadinanza: chiunque sapesse qualcosa, è invitato a chiamare gli agenti dell'Ufficio incidenti al numero 035 399 470, oppure quelli della Sala operativa allo 035 399 900.

Quegli alberi erano da tagliare

Oltre agli agenti della locale, ai soccorritori e ai Vigili del fuoco, poco dopo l'incidente è giunto sul posto anche il pm Paolo Mandurino, incaricato delle indagini. L'albero caduto, infatti, si trovava sul terreno di proprietà del Crea, Centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali. Proprio il sostituto procuratore ha fatto fare un'analisi delle piante che costeggiano la strada a un agronomo e un geometra del Comune, i quali, attraverso una semplice analisi visiva, hanno immediatamente constatato il grave stato di degrado di diversi pioppi.

Per questo motivo, la mattina di oggi il tratto di strada è stato chiuso al traffico e il Crea ha fatto abbattere le piante messe peggio (sette, per la precisione) e potato le altre. A quanto pare, però, quest'operazione avrebbe dovuto essere compiuta già diversi mesi fa. Lo Studio GPT, infatti, avrebbe redatto a ottobre 2023 una relazione proprio su quei pioppi. Nel documento, sette piante venivano indicate come a rischio e una, in particolare, da abbattere urgentemente. Tra questi otto pioppi "attenzionati" c'era anche quello che è caduto costando la vita a Carminati.

Chi era Ferruccio Paolo Carminati

La salma di Carminati si trova attualmente nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni, dove verrà sottoposta a un esame esterno. Non è prevista alcuna autopsia. Presto, dunque, verrà riconsegnata alla famiglia per i funerali. La morte del 53enne lascia nel dolore la moglie Tina, operatrice sanitaria nella Rsa di Capriate, e il figlio Pablo, che è all'estero. Originario di Bottanuco, Bottanuco, Carminati lavorava a Levate e viveva in un appartamento a Osio Sotto, in via San Donato.

Commenti
RT

...sono un motociclista e non si può morire cosi! Ora che non si incominci con il rimbalzo delle responsabilità per l'accaduto! Ma tutti quelli che sono in giro in monopattino (e sapete a chi mi riferisco) non possono impiegarli zx la manutenzione del verde in modo costante? RISARCIMENTO MILIONARIO alla famiglia del motociclista!!!!!

aldo

non solo gli alberi pericolosi altro problema molto grave sono gli eternit la legge attuale va modificata ATS dovrebbe verificare almeno ogni 2 anni lo stato di decomposizione degli stabili e non solo un censimento CHE NON SERVE A NULLA !

Francesco Giuseppe

Osceno. Alberi che devono essere manutenuti e controllati, mentre il servizio del verde dei comuni se ne sbattono altamente. Alberi che uccidono la gente, mentre c'è gente che dice che non sono da tagliare, preferendo la morte delle persone a quattro rami. Uno caduto in Borgo Palazzo, un altro in un'altra via, ora questo che ha ucciso. Cosa aspettano i comuni e le loro polizie a farli abbattere tutti? I pioppi poi vivono poco, si sa che marciscono, eppure sono lì nel disinteresse delle autorità. Comunque nelle città, che non sono foreste, le piante devono essere mantenute basse se si vuole sicurezza.

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