Un «amico» come guida turistica Dalla Bassa parte l’idea di Buddy

Un pensiero, un’intuizione, un progetto che sta diventando realtà. È nata circa due anni fa l’idea di creare una web-app indirizzata ai viaggiatori, quella che ora sta nascendo con il nome Buddy, grazie all’impegno di quattro giovani studenti di età compresa tra i 21 e i 23 anni: si tratta di Andrea Resmini di Vailate, Michele Ziccardi di Treviglio, Benedetto Nespoli di Milano e Gabriele Fagnani di Gessate.
L’idea nasce dopo due viaggi. Tutto è nato da Andrea Resmini che, in seguito a due viaggi, ha iniziato a riflettere circa la possibilità di creare una piattaforma digitale che aiutasse i turisti prima e durante il proprio soggiorno. «L’idea si è sviluppata gradualmente - ha raccontato - : pensavo a un sito web che fornisse un servizio utile nel campo del turismo, e ne ho parlato con Michele. Il progetto ha iniziato a prendere forma grazie ai feedback di numerosi conoscenti cui presentavamo la nostra idea, e pian piano siamo giunti a qualcosa di più definito. Lo scorso settembre, tramite le nostre conoscenze, abbiamo contattato Benedetto e Gabriele, subito convinti dal progetto: non li conoscevamo prima, non si sono uniti a noi per simpatia, ma per la convinzione di poter fare qualcosa di utile e funzionale. Da allora siamo una squadra, ci teniamo costantemente in contatto e, dividendoci i compiti per sfere di competenza, abbiamo proceduto a sviluppare il sito, ancora non aperto al pubblico: www.joinabuddy.com».
Cos’è Buddy? Ma cos’è di preciso «Buddy»? «Il nome proviene dallo slang americano, significa “compagno” e si usa per indicare una persona che non conosci a fondo, ma con cui allacci un qualche tipo di rapporto, seppur momentaneo - ha proseguito Ziccardi - Una volta attiva, la nostra web-app funzionerà similmente a un social network incentrato sul campo dei viaggi: si potrà accedere al sito avendo già un’idea di viaggio, e inserendo nel motore di ricerca alcune informazioni, come la destinazione e le date di partenza e arrivo, si riceverà come output una lista di papabili buddies: la cosa interessante è che questi buddies saranno ordinati secondo un matching decrescente di interessi dell’utente, inseriti dallo stesso al momento della registrazione, gratuita e fattibile attraverso social network. Una volta scelto il buddy, l’utente, per forza di cose maggiorenne, potrà contattarlo, conoscerlo e accordarsi con lui tramite una live chat. Sarà il buddy, poi, ad accompagnare l’utente durante le ore e i giorni richiesti, facendogli da compagno di viaggio e guidandolo grazie alla sua conoscenza del luogo. Il nostro scopo è quello di aiutare i turisti con il sussidio di qualcuno esperto di quei luoghi, che abbia inoltre una certa affinità con il viaggiatore. Proprio per questo il nostro logo rappresenta una farfalla, animale libero di muoversi; nell’immagine, poi, si possono riconoscere la “B” di Buddy e il simbolo del geolocalizzatore».
A gennaio la versione demo. «Per ora la web-app è in fase di sviluppo - ha chiarito sempre Resmini - Entro la fine di gennaio lanceremo la versione demo, a numero chiuso e rigorosamente su invito, e dopo eventuali accorgimenti puntiamo a lanciare la versione Alfa in primavera. Questa accoglierà solo buddies residenti in Lombardia, mentre non ci saranno vincoli geografici per gli utenti registrati su www.joinabuddy.com. Con le versioni successive aumenteremo anche l’area di interesse, sempre tenendo in considerazione il feedback degli utenti. Il servizio sarà gratuito, almeno per i primi due anni: il singolo buddy potrà accordarsi privatamente per una remunerazione, ma nessuna transazione di denaro avverrà sulla piattaforma. Noi forniremo una vetrina ai buddies, i quali si proporranno gratuitamente o meno, saranno i feedback degli utenti a dare loro visibilità. Un’idea potrebbe essere quella di parlare con i Comuni della zona per chiedere loro un patrocinio, delle sovvenzioni per i buddies residenti, perché nel nostro intento Buddy aiuterà a riscoprire le biodiversità locali, valorizzando il territorio e facendo vivere all’utente un’esperienza autentica».