Che tristezza...

Un infermiere ha derubato un paziente malato di Covid e gli ha prosciugato il conto corrente

La vicenda è avvenuta in un ospedale della Bassa. A fermare l'operatore sanitario, 41enne di Boltiere, gli agenti della Locale di Romano. Fermata anche la fidanzata dell'uomo. Vittima un 66enne di Cividate, deceduto per il coronavirus ad aprile

Un infermiere ha derubato un paziente malato di Covid e gli ha prosciugato il conto corrente
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Avrebbe dovuto prendersi cura di lui, invece se n’è approfittato rubandogli il bancomat e prosciugandogli il contro corrente. È la brutta vicenda avvenuta in un ospedale della Bassa e raccontata dai colleghi di PrimaTreviglio. Vittima un 66enne ricoverato dopo essere stato contagiato dal Covid-19 e deceduto lo scorso 14 aprile. A derubarlo, senza alcuno scrupolo, è stato un infermiere di 41 anni, che in poche settimane ha prelevato e utilizzato seimila euro.

A individuare e denunciare per furto aggravato D.R., 41 anni, infermiere di origine albanese residente a Boltiere, sono stati gli agenti della Polizia locale di Romano, guidati dal comandante Arcangelo Di Nardo. Nei guai anche la fidanzata, P.D., classe 1996 di Fara Gera d’Adda, denunciata per concorso in furto aggravato. I fatti risalgono al 13 marzo scorso, in piena emergenza sanitaria Covid-19, a lockdown appena iniziato e ospedali già quasi al collasso. Un 66enne di Cividate viene portato al Pronto soccorso di un ospedale della Bassa con i sintomi classici del Covid. Le sue condizioni sono critiche, tanto che il 18 marzo viene trasferito in terapia intensiva, dove morirà il 14 aprile. È probabilmente al Pronto soccorso che l’uomo, già in precarie condizioni, subisce il furto. A sfilargli il bancomat dal portafogli è l’infermiere 41enne, in servizio proprio al Pronto soccorso.

In poche settimane, il 41enne e la fidanzata prelevano seimila euro dal conto corrente dell'anziano, in contanti e acquisti. Movimenti che insospettiscono i famigliari del 66enne, poi deceduto in ospedale, che presentano querela al comando di Romano. Il 4 agosto, al termine delle indagini, la Polizia locale si è presentata a casa dei due sospettati: il 41enne ha tentato la fuga ma è stato fermato. Per entrambi è scattata la denuncia a piede libero. «Una vicenda brutta in un momento tragico, un abuso compiuto nei confronti di una vittima inerme», ha commentato il comandante Di Nardo.

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