E i giornalisti, intanto...

Un bel pareggio, dentro la nebbia

Un bel pareggio, dentro la nebbia
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La nebbia; i 1050 nel settore ospiti per uno 0-0 un po’ più immaginato del solito; la discesa dal terzo anello di San Siro nel gelo della serata milanese cantando a squarciagola l’amore per l’Atalanta. Sono stati 90 minuti d’ibernazione ma anche di tanta soddisfazione per i tifosi nerazzurri presenti il tardo pomeriggio di sabato a San Siro. Il pareggio contro la squadra di Montella ottenuto con orgoglio e grande spirito di squadra è decisamente positivo.

Bergamo-Milano con 4 cambi di clima. Da Bergamo sono partiti a metà pomeriggio, da diverse zone della provincia, dodici bus e parecchie macchine che si sono dirette verso Milano. L’accompagnamento climatico verso la "Scala del Calcio" è stato abbastanza incredibile: partiti da Bergamo con il sole, i tifosi diretti a San Siro si sono imbattuti prima nella nebbia fino a Milano Est, quando alcuni raggi di sole sembravano aver rasserenato il clima. Appena svoltato verso viale Certosa e Lampugnano, il cielo si è nuovamente nascosto dietro una cortina di nebbia fitta e all’esterno dell’impianto milanese la visibilità era ridotta. Dall’ingresso del parcheggio sotterraneo era impossibile vedere le torri che circondano il Meazza. Auto private e bus sono stati fatti entrare nel parcheggio ospiti a pagamento e verso le 17 parecchi sostenitori orobici erano già dentro lo stadio. Alla fine, ne sono arrivati 1050 nel settore ospiti al terzo anello verde, ma almeno 200 altri appassionati hanno preso biglietti di primo e secondo anello. Complessivamente, dopo gli oltre 2 mila di Torino, ci si aspettava qualcosa in più.

 

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Cassoeula, nebbia e i 35.500 del Meazza. Il freddo al Meazza era pungente, oltre ai 15 euro per un parcheggio custodito (40 euro per i bus) l’obiettivo primario era quello di arrivare al primo punto ristoro per mettere qualcosa di caldo sotto i denti. Nei bar dello stadio c’erano caffè e cioccolata, chi invece aveva tra le mani la decisione sul catering per i giornalisti ha clamorosamente sbagliato menu: alle 17 della sera, con 90 minuti al gelo da vivere, è azzardato presentare cassouela di maiale e verze con la polenta. Congestione garantita. All’interno dello stadio la situazione meteorologica era migliore, ma la nebbia ha ugualmente condizionato la visuale di chi era abituato ad ammirare la maestosità del catino milanese. La Curva del Milan non vedeva il settore ospiti, i ragazzi arrivati da Bergamo hanno solo intuito quanta gente c’era (35.500 in tutto, oltre 20.600 i paganti) e nel complesso la partita sotto la curva opposta, i più, l’hanno solo immaginata.

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Kurtic col bimbo in braccio, Sportiello antinebbia. La gara è iniziata con l’ingresso in campo delle squadre accompagnate da alcuni bambini. Petagna, ultimo dei nerazzurri, era solo soletto e mentre i compagni camminavano mano nella mano coi piccoli al loro fianco, Kurtic ha dovuto fare il doppio lavoro: il suo bambino era evidentemente stanco e il numero 27 lo ha dovuto prendere in braccio. Pochi metri più avanti, l’unico giocatore dei 22 titolari ad essere sicuramente riconoscibile (pure da Malpensa e Linate) era Sportiello, in una divisa giallo fluo molto appariscente. Fin dai primi minuti, le due squadre si sono affrontate con l’Atalanta sempre ben visibile grazie alla divisa bianca mentre il Milan, in rossonero ma più tendente al nero, sembrava sbucare quasi dal nulla con ogni suo giocatore. Dalla piccionaia nerazzurra il rigore su Kessie sembrava netto mentre la mancata espulsione di Bonaventura per fallaccio su Gomez si è vista proprio poco e forse è meglio così: chi arriva da Zingonia, in certe situazioni, dovrebbe almeno chiedere scusa.

 

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Zero gol, buone emozioni. Il pareggio a reti inviolate ha retto fino alla fine del match. Nel primo tempo la squadra orobica è stata brava a mettere in difficoltà il Milan e dal settore ospiti in alcune occasioni si è sentito forte e chiaro il sostegno dei bergamaschi a favore di porta, con la Dea che attaccava verso di loro. La parata di Donnarumma su Gagliardini al 44’ ha strozzato in gola l’urlo del gol, tanto che il ribaltamento di fronte con palo di Antonelli è passato quasi inosservato. Ma è nella ripresa che il Milan ha fatto un po’ più paura. I due salvataggi sulla linea di Caldara e Conti, le uscite un po’ spericolate di Sportiello e i palloni buttati dentro dai milanisti hanno cambiato la percezione del pubblico, ma tutto sommato il risultato è stato giusto. La soddisfazione del pubblico ospite si è vista chiaramente quando il gruppo bergamasco si è incamminato verso la curva di sinistra del Meazza salutando e ringraziando.

Tanto freddo e tanti cori all’uscita. Durante la partita, il freddo, che è andato sempre aumentando, si è pian piano impossessato dei tifosi presenti e al fischio finale il primo pensiero è stato quello di infilarsi da qualche parte per riprendere temperature accettabili. Oltre ai messaggi di amici infreddoliti e soddisfatti, l’ultima cartolina dalla nebbia del Meazza l’hanno regalata quei tifosi orobici che, scendendo le rampe dello stadio, hanno cantato a squarciagola la loro soddisfazione. Certo, se Freuler nel finale non avesse completamente fallito quel contropiede forse staremmo parlando di una grande impresa, ma anche il pareggio è motivo di soddisfazione.

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