Un po' di numeri su tamponi e test sierologici effettuati da Regione Lombardia
L'assessore regionale al Welfare Gallera, in una nota, ha dato qualche indicazione relativa alla processazione complessiva degli esami rinofaringei e di quelli molecolari, che ora verranno fatti anche alle forze dell'ordine
Dopo diversi giorni di pochi tamponi fatti, ieri (5 giugno) in Lombardia si è arrivati a quasi ventimila test rinofaringei. Ovviamente, la conseguenza è stato un aumento, comunque non preoccupante, dei positivi in tutto il territorio, Bergamasca compresa. Probabilmente anche per questo l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha deciso di diffondere un po' di dati proprio relativi ai tamponi e ai test sierologici.
«Il rafforzamento della rete dei laboratori regionali, fino a una capacità quotidiana di 22mila unità, consente la processazione in tempi molto più rapidi dei tamponi effettuati ai cittadini indicati da medici di base alle Ats nell'ambito del piano di sorveglianza capillare avviato l'11 maggio scorso. La quota giornaliera dei tamponi effettivamente processati dipende invece dalle segnalazioni provenienti dal territorio e dalle richieste degli ospedali», ha spiegato in una nota ufficiale Gallera. Che ha poi aggiunto: «Il sistema di sorveglianza sul territorio ha finora generato da parte dei Medici di Medicina Generale 9.178 segnalazioni (complessivi al 3 giugno) di cittadini con sintomatologia simil influenzale oppure con una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi rilevata sui luoghi di lavoro. Nella prima settimana (11/17 maggio) le segnalazioni sono state 2.772, nel corso della seconda (dal 18 al 24 maggio) 3.160 e nella terza (25/31 maggio) 2.545».
«Tutte queste richieste - prosegue Gallera - sono state prese in carico dalle Ats di riferimento; nell'80 per cento dei casi è stato già eseguito il tampone e per gli altri, più recenti, è stato prenotato. Gli esiti di tamponi effettuati hanno riscontrato una positività del 9 per cento. A queste segnalazioni territoriali si aggiunge la richiesta di processazione dei tamponi effettuati negli ospedali a fronte delle chiamate di emergenza, in calo costante per gli eventi respiratori, oppure per i cittadini in fase di ricovero».
Le strutture sanitarie regionali stanno anche rafforzando la presa in carico e la processazione attraverso il test sierologico delle segnalazioni avvenute prima dell'11 maggio per i cittadini (e relativi contatti) che avevano una sintomatologia simil Covid. «L'oscillazione giornaliera del numero dei tamponi processati - continua Gallera -, con un picco minimo nella giornata del 4 giugno, dipende dal calo delle richieste nel corso del week-end precedente collegato alla festività del 2 giugno, nel contesto di un progressivo calo degli accessi negli ospedali e di riduzione della diffusione della pandemia».
Intanto Regione Lombardia ha effettuato 173.659 test sierologici per l'individuazione di anticorpi neutralizzanti a 78.838 cittadini in base alle segnalazioni delle Ats e dei medici di base e a 94.821 operatori. Gli esiti di queste analisi hanno individuato 24.218 cittadini (30,8 per cento) e 12.069 operatori (12,7 per cento) positivi, ai quali è stato effettuato o già prenotato il tampone di verifica. L'8 per cento dei cittadini in quarantena positivi al sierologico lo è stato anche al successivo test molecolare. Una percentuale che scende all'1 per cento per gli operatori sanitari». Gallera ha poi annunciato che «è stata avviata in questi giorni la campagna di screening sierologici agli operatori delle forze dell'ordine, in base a un programma specifico elaborato dalle Ats insieme alle Prefetture di riferimento».