«Un uomo ci minaccia ma nessuno ci aiuta»: l'incredibile vicenda ad Azzano San Paolo
Federica, una mamma: «Il condomino lancia bottiglie di vetro dal balcone e ha persino tentato di entrare in casa nostra forzando la porta»
di Laura Ceresoli
«Viviamo nel terrore e vi informiamo affinché, in caso di tragedia, nessuno possa dire che non si sapeva e che non abbiamo chiesto aiuto». È questo l'allarmante appello lanciato da Federica, una mamma. Insieme al suo compagno e alla loro bimba di un anno risiede in via Vittorio Veneto, al piano terra di un complesso di quattro appartamenti, tre dei quali occupati, ad Azzano San Paolo.
Questa famiglia azzanese convive da tempo con una situazione insostenibile, causata dagli atteggiamenti violenti e vessatori messi in atto dal condomino del primo piano.
«Questa persona - lamenta Federica - lancia bottiglie di vetro dal balcone nel cortile comune e ha persino tentato di entrare in casa nostra forzando la porta. I carabinieri non possono intervenire perché il suo comportamento è considerato solo imbrattamento finché non ci ferisce direttamente. Nonostante le denunce, non sembra esserci soluzione: non può essere allontanato».
La residente ha cercato aiuto anche attraverso la pubblicazione di un post sulla pagina Facebook “Sei di Bergamo se” in cui spiega il suo dramma. Centinaia i commenti che si dividono tra chi le esprime solidarietà, chi le consiglia di rivolgersi alla tv e chi ancora generalizza, puntando il dito sugli extracomunitari e sulla presunta criminalità a essi legata.
Federica, però, specifica: «Ci teniamo a precisare che la nazionalità della persona non è il punto della questione. Sì, è extracomunitario, ma ciò che ci preoccupa è come ci sta facendo vivere (...)
Un'altra risorsa da rispedire a casa sua, insieme a quelli di Via Paglia e c. a Bergamo.