Sì, ma in che senso?

Una notizia incredibile dalla Cina La Muraglia potrebbe... scomparire!

Una notizia incredibile dalla Cina La Muraglia potrebbe... scomparire!
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In termini di età e dimensioni, la Grande Muraglia Cinese è probabilmente l’opera architettonica più significativa del mondo. La sua costruzione ebbe inizio nel VII secolo prima di Cristo, e venne continuamente ampliata e perfezionata fino a circa metà del Seicento. È un simbolo di grandezza, forza, e - perché no - anche di eternità. Eppure, per quanto abbia superato millenni di guerre e accadimenti naturali, il rischio che possa prima o poi sparire è più concreto che mai. E la colpa, manco a dirlo, è dell’incuria umana. Stando infatti alle parole di Cheng Dalin, esperto di patrimoni artistici e collaboratore del Governo cinese, della Grande Muraglia originaria abbiamo perso già quasi 2mila chilometri; un numero destinato a salire vertiginosamente se non si prenderanno le adeguate precauzioni.

Problema numero uno: i turisti. Occorre anzitutto dire che, naturalmente, una struttura di tali dimensioni (quasi 9mila chilometri di lunghezza) è molto difficile da tutelare e conservare, soprattutto per quanto riguarda gli agenti climatici che, senza alcun tipo di controllo da parte dell’uomo, si riversano su di essa da 2.700 anni: piogge, vento, persino terremoti hanno sicuramente fatto la loro parte nel portare via parte della Grande Muraglia Cinese. Ma sarebbe un errore considerare la natura come unica, e soprattutto prima, responsabile dello sgretolio costante della GMC.

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L’uomo, infatti, ci sta mettendo pesantemente del suo, e in maniera molto varia. Dichiara infatti Dalin che il turismo di massa e lo stesso popolo cinese potrebbero portare – addirittura - alla scomparsa dell’opera. Sul banco degli imputati ci sono innanzitutto i turisti, che giungendo in massa ogni anno e da tutto il mondo per visitare questa meraviglia, ne erodono piano piano la superficie, come fossero un agente atmosferico aggiunto, e per di più spesso trattandola senza il riguardo dovuto. Non sarebbe un problema se ci fosse un continuo e mirato lavoro di restauro e conservazione, ma com’è possibile farlo su 9mila chilometri di pietra?

E poi, i “ladri”. In secondo luogo, i ladri, cinesi o turisti che siano, che arrivano alla Muraglia con il preciso scopo di sottrarne un pezzettino da portarsi a casa come ricordo. Si trattasse anche di una piccola pietra ciascuno, considerando che ogni anno sono milioni coloro che decidono di recarsi alla GMC, si fa presto a capirne le nefaste conseguenze. E poi i contadini delle zone di campagna circostanti, che da secoli sfruttano il materiale della Muraglia per costruirsi abitazioni per sé. Infine, l’incontrollato espansionismo urbano cinese ha portato diversi tratti della GMC ad essere abbattuti per far spazio a strade ed edifici.

[Clicca sull'immagine per ingrandirla
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I tentativi di soluzione. Una follia. Ormai, si dice, solo l’8 percento dell’opera originaria può essere definito in buono stato. Il Governo di Pechino ha provato a lanciare alcune misure per evitare questo triste fenomeno, come ad esempio l’introduzione di multe salatissime per coloro che vengono pizzicati con una pietra della GMC nello zaino, ma occorre molto di più, a cominciare da una concezione della Muraglia come patrimonio storico e artistico e non solo come calamita per business e denaro.

La storia della Grande Muraglia Cinese. La costruzione della Muraglia iniziò circa nel 700 a.C., con l’intento di proteggere i territori cinesi dalle scorrerie delle popolazioni barbare stanziate a Nord. Inizialmente si trattava di semplici strutture di terra e ciottoli, ma con il passare del tempo venne sempre più rinforzata e strutturata, vista la notevole utilità nell’arginare gli ostili vicini. Successivamente, la costruzione della Muraglia venne interrotta, per poi riprendere durante il periodo Ming, uno dei momenti di maggior splendore della Cina, fra il Trecento e il Cinquecento. Fu il periodo in cui l’opera venne definitivamente modernizzata, con muri di pietra, camminatoi e torri di sentinella, e raggiunse la sua massima espansione: 8.852 chilometri circa. Fino ai giorni nostri, dove della GMC, se non si presta la dovuta attenzione, rischia di rimanere giusto un muricciolo.

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