Già undici denunce per persone in giro senza valido motivo (uno era a pranzo da un amico)

A soli tre giorni dall’istituzione di una "zona protetta" in tutta la Lombardia e dall’allargamento delle misure restrittive per arginare i contagi da Coronavirus all’intero territorio nazionale, le forze dell’ordine hanno denunciato le prime 11 persone bergamasche che hanno fornito informazioni non esatte o comunque non sufficienti a giustificare i propri spostamenti. La direttiva nelle aree «a contenimento rafforzato», infatti, ricordiamo che consente di muoversi solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, fornendo un’autocertificazione.
Complessivamente, tra lunedì 9 e martedì 10 marzo, sono circa 972 gli automobilisti e i viaggiatori che hanno transitato lungo le principali arterie stradali e le stazioni e che sono stati controllati da Carabinieri, Polizia di stato, Polizia locale e Guardia di Finanza. Soltanto i Carabinieri del comando provinciale di Bergamo già da domenica 8 marzo, nei centri abitati e lungo le principali arterie stradali extraurbane, hanno controllato circa 520 veicoli e 600 persone.
In particolare, i militari dell’arma hanno fermato un lavoratore dipendente di 41 anni che è stato sanzionato dopo essere stato fermato mentre viaggiava da Almè verso Sorisole, dove si sarebbe recato per prestare servizio in un’azienda del paese, mentre in realtà stava godendo del proprio giorno di riposo; un 46enne di Grumello del Monte è stato denunciato dopo aver sostenuto di recarsi al lavoro in un negozio che, in realtà, è chiuso da tre giorni; una donna 36enne di Bergamo è stata fermata fuori dal Comune di residenza senza un motivo preciso; un giovane di Treviglio, 27 anni è stato fermato a Calcio dopo essere andato a pranzo da un amico; infine, una donna di Albino, 46 anni, è stata fermata a Vertova dopo essere andata a trovare un conoscente.
I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni sull’intero territorio provinciale. Chiunque violi senza un valido motivo la limitazione agli spostamenti può essere denunciato per l’inosservanza di un provvedimento di un’autorità, che prevede la pena dell’arresto fino a 3 mesi o una multa fino a 206 euro, salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave, come, ad esempio, un delitto colposo contro la salute pubblica.