Università, lezioni online un po' lunghe, ma funzionano. I numeri dell'indagine

Chi ha ragazzi a casa in quota università sa bene quanto siano impegnati in questi giorni con le lezioni online. Appunto, come va questa storia delle lezioni a distanza, implementate da quando è stata decretata la chiusura degli atenei per decreto? L’Università di Bergamo ha snocciolato qualche numero di questa rivoluzione didattica. 501 insegnanti su 554 sono stati trasferiti online, il che significa la quasi totalità: 98,4 per cento. Sono state erogate qualcosa come 9.570 ore di lezioni online. Sono stati svolti 808 appelli d’esame; discusse 482 lauree magistrali e 776 lauree triennali. Da un sondaggio proposto dall'Ateneo, il 94 per cento degli studenti valuta complessivamente positiva questa esperienza e la ritengono efficace quanto le lezioni in aula.

«Sono state indicate anche alcune criticità su cui rifletteremo ulteriormente - sottolinea il rettore Remo Morzenti Pellegrini -, ma che, in parte, abbiamo già provveduto ad affrontare: tra queste ci sono, infatti, la lunghezza delle lezioni e le ore complessive di didattica giornaliera. Abbiamo chiesto ai docenti di ridurre la durata di ogni singola lezione e di mettere online lezioni pre-registrate, così che gli studenti possano organizzare al meglio i tempi di studio». Anche il Sistema bibliotecario dell'Ateneo è stato all’altezza delle richieste. Sono stati forniti oltre 35.000 periodici elettronici; quasi 220.000 ebook e oltre 70 database consultabili. «All'indagine hanno risposto in moltissimi (più di 3.800) - conclude il rettore - e di questo ringrazio gli studenti perché un campione così ampio ci permette di scattare una fotografia rappresentativa dell’andamento di questa sperimentazione, rilevando in special modo il vostro punto di vista».