Vaccini anti-Covid, dopo gli over80 tocca alle carceri. Gori: «Arcuri ci ha ascoltato»
Il sindaco aveva avanzato la richiesta al commissario straordinario insieme alla direttrice del carcere e alla garante dei detenuti di Bergamo
La campagna vaccinale anti-Covid al momento, visti i tagli alla fornitura delle dosi operati da Pfizer, procede a rilento. Tuttavia, il Governo guarda avanti e, dopo gli ultraottantenni, sarà la volta di detenuti e del personale carcerario di ricevere il siero contro il coronavirus.
A darne notizia è stato il sindaco Giorgio Gori, con un messaggio pubblicato su Twitter: «Il commissario Arcuri ha comunicato che detenuti e personale delle carceri potranno essere vaccinati subito dopo gli over 80. È ciò che gli avevamo chiesto insieme alla direttrice del carcere di Bergamo e alla garante dei detenuti. Felice che ci abbia ascoltato».
🔴🔴 #vaccino. Il commissario Arcuri ha comunicato che detenuti e personale delle carceri potranno essere vaccinati subito dopo gli over 80.
È ciò che gli avevamo chiesto insieme alla direttrice del carcere di #Bergamo e alla garante dei detenuti. Felice che ci abbia ascoltato. pic.twitter.com/SAIiiePZp8— Giorgio Gori (@giorgio_gori) January 21, 2021
Il primo cittadino, Teresa Mazzotta, la direttrice del carcere, e Valentina Lanfranchi, la garante dei diritti dei detenuti di Bergamo, si erano uniti all’appello lanciato dalla senatrice a vita Liliana Segre, che aveva chiesto al premier Giuseppe Conte e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di inserire tra le categorie prioritarie anche la popolazione carceraria.
La richiesta di vaccinare con urgenza i detenuti e il personale penitenziario era stata motivata sottolineando il rischio di un’esplosione incontrollata dei contagi nelle carceri, a causa del loro sovraffollamento. Un ulteriore pericolo è legato al fatto che causa della paura connessa alle infezioni possano insorgere disordini tra i carcerati.