campagna antinfluenzale

Vaccini antinfluenzali: ok le prime 30 dosi per le fasce fragili, ma chi pensa ai medici?

La prima settimana di ordinazioni pare essere filata via liscia. C'è però un problema: le dosi al momento non permettono la vaccinazione degli stessi dottori...

Vaccini antinfluenzali: ok le prime 30 dosi per le fasce fragili, ma chi pensa ai medici?
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Verrebbe da dire “buona la prima”. La tornata iniziale di vaccinazioni antinfluenzali in Lombardia, almeno secondo quanto dichiarato a Corriere Bergamo da Paola Pedrini, medico di base a Trescore e segretario regionale Fimmg, sembra essere «andata via liscia». Molti temevano, infatti, che le prime trenta dosi di vaccini messe a disposizione dei medici di base fossero insufficienti ma per il momento sarebbero state sufficienti per soddisfare le richieste della settimana.

Il problema di fondo però resta; la campagna vaccinale autunnale resta caratterizzata da un clima di incertezza visto che si dovrà valutare settimana per settimana se le vaccinazioni a disposizione degli ambulatori basteranno per i pazienti in carico ai medici di base.

C’è poi una seconda criticità: dovranno vaccinarsi gli stessi medici, ma se in passato gli erano stati riservati dosi ad hoc quest’anno non si sa ancora se sarà così. «Ci siamo rivolti all’Ats, siamo in attesa». Inoltre, resta in sospeso anche la questione legata al luogo in cui i dottori dovranno sottoporsi alle vaccinazioni. Ora gli occhi di tutti sono puntati alla prossima settimana, quando dovrebbero essere consegnate nelle farmacie e, in seguito, nelle mani dei medici di base ulteriori venti vaccini antinfluenzali. Ci si augura che gradualmente arrivino tutte le dosi necessarie: quest’anno si stimano dalle 300 alle 400 richieste di vaccinazioni per ognuno dei 650 medici di base della provincia.

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