Sicurezza

Vagone anti-aggressione di Trenord dotato di telecamere e pulsanti Sos

Vagone anti-aggressione di Trenord dotato di telecamere e pulsanti Sos
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Volevano chiamarla «carrozza rosa». Un termine colorito per segnalare quel vagone come un rifugio per le passeggere, categoria più a rischio di aggressioni, sui treni. Ma sembrava poco politically correct, forse. Per restare sull'inglese, quindi, si è optato per «Safe&Quiet on board». Anglofono, meno diretto, ma più completo. Carrozze speciali, con l'obiettivo di favorire il silenzio e la tranquillità dei viaggiatori, oltre alla sicurezza: ogni sedile è dotato di un vademecum che spiega gli scopi e le ragioni dell'iniziativa. Ci sono inviti a non usare il cellulare e a tenere basso il tono di voce. Sono dotate di telecamere, inoltre, e di tre pulsanti di emergenza, attivabili dai viaggiatori in caso di necessità per richiamare l'attenzione dell'equipaggio. Una volta avvenuta la chiamata, nella cabina di guida squilla un citofono e una spia indica al macchinista il settore dal quale arriva l'allarme; sul cruscotto di guida sono anche visibili le immagini live dell'impianto di videosorveglianza.

 

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Presentazione con madrina, ma a distanza. Non presente (perché ora si trova in Sud Corea per motivi di studio) la madrina del nuovo progetto: Sara, la studentessa che lo scorso 19 marzo è rimasta gravemente ferita dopo un tentativo di rapina. «Con sincero piacere sono stata informata dell'inaugurazione della prima carrozza "Safe and Quiet on board" e della nuova convenzione tra Polizia di Stato e
Trenord. Spero che quanto realizzato sia utilizzato nel migliore dei modi e apprezzato in quanto simbolo di attenzione, garanzia e aiuto concreto che Trenord dimostra nei confronti dei propri clienti. Un invito a continuare a spostarci, andare, senza paura e senza lasciarci frenare da situazioni spiacevoli. Un saluto, e sicuramente buon viaggio!», ha commentato Sara al telefono.

I primi 30 treni. Inizialmente le carrozze speciali saranno al centro di trenta treni Coradia Meridian (che passano da Treviglio e Romano). Nel 2017 il progetto sarà implementato sulla flotta dei Tsr, coinvolgendo altri 90 treni a doppio piano. Ok, ma le altre carrozze? Avranno semplicemente degli avvisi rivolti a chi viaggia nelle ore più tarde, quando i passeggeri sono meno e i pericoli di molestie, rapine e aggressioni aumentano. Avvisi che consigliano di utilizzare il più possibile il nuovo vagone.

Convenzione con la Polizia di Stato. Trenord ha anche stipulato una convenzione con la Polizia di Stato. Tre gli aspetti principali dell'intesa: scambio delle informazioni in tema di sicurezza, dotazioni tecnologiche a supporto dell'attività delle pattuglie Polfer e una collaborazione più stretta per orientare al meglio i servizi di polizia nonché per prevenire e contrastare la commissione di reati a bordo dei treni regionali.

L'intervento della Regione. Partirà a giorni anche un'iniziativa della Regione sul fronte della sicurezza: «Linea Sicura». Dal 15 novembre al 15 dicembre sulla linea Bergamo-Milano via Pioltello saranno presenti ogni giorno venti guardie giurate. Non tutte le linee saranno presidiate, ma l’80% del totale, quelle considerate più a rischio. Una sperimentazione che potrebbe diventare definitiva, anche se per far tornare i contri bisognerebbe poi aumentare il prezzo dei biglietti del 4-5%». Scettica Lucia Ruggiero, del Comitato pendolari bergamasco: «Iniziativa estemporanea, Ci vorrebbero interventi stabili, invece, come telecamere su tutti i treni».

 

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