L'avvistamento

Val Brembana, tornato l’orso bruno M18 ha sei anni e arriva dal Trentino

Val Brembana, tornato l’orso bruno M18 ha sei anni e arriva dal Trentino
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Un lieto ritorno sulle nostre montagne: l’orso bruno. Un esemplare già note ai servizi forestali: è dotato di un radiocollare che invia informazioni sulla sua posizione (in Gps) alla Provincia di Trento, da dove arriva. Ha sei anni, nome in codice M18, ed è «incappato» nell’efficientissima fototrappola di Stefano Locatelli, a Valleve. Non risulta che in Lombardia abbia ancora predato: manca poco al letargo, però, quindi potrebbe ancora farlo. Ne parla oggi L’Eco di Bergamo, e ne aveva parlato ieri Bergamonews.

Figlio di KJ1 e Gasper. Ha una doppia cittadinanza, M18, perché la mamma è Kj1, nata in Trentino, mentre il padre è Gasper, proveniente dalla Slovenia. Si sposta tra alta Val Camonica e alta Valtellina, sempre sulle Orobie. Sta mangiando soprattutto vegetali. Dal Trentino Alto Adige, dove si trova la comunità di orsi più numerosa delle Alpi, è arrivato da un mese, in Lombardia. Non è detto che sverni qui, però: potrebbe fare ritorno verso il luogo d’origine nei prossimi giorni.

Letargo di oltre tre mesi. Il lungo torpore invernale dura all’incirca da metà novembre a febbraio-marzo. Al risveglio, repentina è la ricerca di cibo. I plantigradi sono onnivori, ma due terzi della loro alimentazione è fatta di bacche, radici, germogli. La predazione di altri animali, però, è parte del suo fabbisogno alimentare. Prima M18, in Val Brembana si ricorda la presenza di JJ5, molto vivace: tra il 2008 e il 2009 causò danni ad allevamenti, pollai, arnie. Il suo profilo esuberante rimane impresso in un noto clic di una fototrappola sull’Ortighera, a Lenna. JJ5 morì al suo ritorno in Trentino in seguito a un’anestesia.

 

 

Lo sciacallo dorato fa il bis. Per la seconda volta in 5 mesi, inoltre, Locatelli ha «pizzicato» anche lo sciacallo dorato. In questi giorni con la fototrappola di Valleve, mentre a giugno da un’apparecchiatura gemella in Val Carisole a Carona. Sarebbe il primo segnalato in Lombardia e l’esemplare spintosi più a ovest in Italia. È onnivoro, capace anche di attaccare greggi e pollai. Ha un ululato caratteristico udibile all’alba, verso mezzogiorno e nelle ore serali.

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