Vetri spaccati

Vandalizzata nella notte la sede della Lega di Zanica. Il sindaco: «Serve una condanna collettiva»

Ad accorgersi di quanto avvenuto, stamattina (26 settembre), il segretario della sezione locale del Carroccio, Maurizio Cassarà

Vandalizzata nella notte la sede della Lega di Zanica. Il sindaco: «Serve una condanna collettiva»
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di Laura Ceresoli

«Devastare la sede di un partito è un atto inconcepibile. Farlo nella notte in cui la Lega vince le elezioni con il polo di centrodestra è ancora più significativo e deve farci riflettere». Così il sindaco Luigi Locatelli ha commentato l'atto vandalico avvenuto questa notte nei locali di via Garibaldi a Zanica, dove ignoti hanno spaccato i vetri e strappato il manifesto di Matteo Salvini appeso dietro la porta d'ingresso.

«Siamo in democrazia e chi ha vinto lo ha fatto in modo netto e trasparente - prosegue il primo cittadino -. Non so se basta la solidarietà in questo momento; serve una presa di coscienza e una condanna collettiva. Mi sto recando presso la locale stazione dei carabinieri per comprendere se e quali azioni siano possibili per individuare i responsabili di un gesto come questo».

Ad accorgersi del gesto stamattina (26 settembre), verso le 8.30, è stato il segretario della sezione di Zanica della Lega, Maurizio Cassarà, che si è recato dai Carabinieri a sporgere denuncia: «Condanno questo atto vandalico - ha commentato a caldo - consumato proprio nella notte in cui i risultati elettorali hanno decretato che la Lega andrà al Governo».

Solidarietà giunge anche da Luca Montanelli (coordinatore Lega Giovani Media Pianura) e Rudy Zanoli (vicecoordinatore Lega Giovani Media Pianura): «Dal nostro movimento giovanile massima solidarietà a Maurizio Cassarà e agli amici della sezione di Zanica per questo ignobile atto di stanotte. Qualche democratico evidentemente scontento dai risultati dei seggi, in tutta risposta al parere sacrosanto degli elettori, ha sfasciato il vetro della sezione Lega di Zanica. Atti del genere fanno davvero restare esterrefatti, in quanto piuttosto che rispettare una decisione del popolo vengono così aggredite le idee ed il pensiero altrui. Ironicamente proprio in queste ore particolari fazioni politiche e mediatiche parlano già di “pericoloso rischio di ritorno al fascismo”, quando in realtà il vero fascismo è appunto cercare di intimidire e mettere a tacere chi non la pensa come te con questi barbari metodi. Noi non abbiamo paura e tantomeno ci fermeremo».

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