Che vergogna

Vandalizzato il centro vaccinale di Zogno con scritte no vax e no Green Pass

«Criminali, questo è solo l'inizio. Come fate ad accettarlo». Ma anche «No dittatura» e «Pfizer criminali». La denuncia sui social

Vandalizzato il centro vaccinale di Zogno con scritte no vax e no Green Pass
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«Grazie a lavoro e impegno costante dei nostri volontari in servizio dal 12 aprile al centro vaccinale di Zogno. Grazie!». Sono state queste le parole scelte dall'assessore di Zogno Giampaolo Pesenti, che è anche vice-segretario della sezione locale della Lega, per esprimere la sua stima verso gli operatori in un recente post su Facebook. Un pensiero subito condiviso dal sindaco del centro montano, Selina Fedi, e dalla pagina social del Comune.

Sembra tuttavia che qualcuno non sia della stessa opinione, dato il blitz che ha avuto luogo nella notte tra il 21 e il 22 settembre proprio contro il centro vaccinale, che si trova nella palestra comunale. Le infermiere arrivate sul posto al momento dell'apertura, infatti, hanno trovato l'ingresso imbrattato con della vernice spray e due scritte, una più grande, di colore bianco, che recitava: «Criminali, questo è solo l'inizio»; una in basso: «No green pass – Come fate ad accettarlo».

blitz centro vaccinale 2
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Foto 2 di 3
blitz centro vaccinale
Foto 3 di 3

Su un muro laterale della struttura è stata inoltre scoperta un'altra scritta, sempre contro il certificato verde e quella che è definita una «dittatura», mentre un ultimo slogan no-vax riportava: «Pfizer criminali».

Le foto sono state pubblicate sul proprio profilo Facebook da un'infermiera, che ha espresso tutto il suo rammarico per quanto avvenuto: «Centro vaccinale di Zogno. Questa mattina all’apertura del centro le infermiere di turno hanno trovato questo scempio - ha scritto la donna nel post -. Scritte che inneggiano alla non vaccinazione e al green pass, hanno imbrattato la palestra dei loro figli e niente altro: noi andremo avanti nel nostro lavoro fino al 4 ottobre comunque».

«Rimane l’amarezza - ha poi concluso l'infermiera - di chi in questa missione ci crede fermamente e soprattutto non vuole più tornare a vedere il dolore e la sofferenza dei nostri pazienti, che da marzo 2020 continuiamo a rivedere quando chiudiamo gli occhi. Complimenti a chi ha fatto questo gesto, vi auguriamo di non ammalarvi mai e dover ricorrere alla sanità di cui tanto avete fiducia».

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