Dalla Gazzetta della Martesana

Vaprio d'Adda, il drago Tarantasio è pronto a tornare nella sua casa

Vaprio d'Adda, il drago Tarantasio è pronto a tornare nella sua casa
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Il drago Tarantasio è pronto a risorgere. Danneggiata pesantemente dall’azione di alcuni vandali nei primi giorni dell’anno la scultura che ritrae l’animale fantastico simbolo del Lago Gerundo è ormai stata ricostruita. Alla sua rinascita hanno lavorato l’ex sindaco di Vaprio d'Adda Vincenzo Agliati che del Tarantasio è stato il «papà», e Diego Cremonesi. Oggi il drago è più forte di quanto non fosse prima del suo danneggiamento. In origine, infatti, parte dell’effigie era stata costruita con il tronco di un pioppo che era caduto ed era stato recuperato mentre ora per la scultura è stato utilizzato legno di quercia. «L’abbiamo ricostruito al 90% - ha spiegato Agliati - La testa è stata recuperata mentre il resto del corpo è stato fatto in quercia. È stato un bel lavoro che senza l’intervento di Diego Cremonesi, molto abile con la motosega, sarebbe stato difficile da realizzare».

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Ora si tratta di capire come e dove potrà essere posizionato in modo che non costituisca un pericolo, ma sia anche difficilmente raggiungibile da eventuali vandali. «Stiamo pensando di realizzare una buca intorno alla scultura che potrebbe essere protetta anche da uno steccato», ha aggiunto Agliati. Proprio nei giorni scorsi l’autore della scultura si è incontrato al Salecc, il bosco dove originariamente si trovava il drago Tarantasio, con alcuni esponenti del Parco Adda Nord per verificare la fattibilità della collocazione dell’opera. Il posizionamento del Tarantasio al Salecc non è stato l’unica ipotesi circolata dopo il danneggiamento della statua e la sua ricostruzione. Per ospitare il drago erano state proposte anche altre aree del paese.

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