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Velodromo di Dalmine, c'è il progetto per rilanciarlo. Ora si cerca il gestore

L’amministrazione intende trovare operatori economici che possano realizzare l'opera e occuparsi dell’impianto. Modifiche a carte e prezzi. E in arrivo due milioni per la sicurezza contro il Covid e altre opere pubbliche

Velodromo di Dalmine, c'è il progetto per rilanciarlo. Ora si cerca il gestore
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di Laura Ceresoli

Ci sono novità in vista per il velodromo di Dalmine. L’amministrazione intende proseguire al più presto con la sua riqualificazione e sta ricercando operatori economici che possano realizzare l'opera e successivamente gestire l’impianto. A tale scopo, è stata di recente approvata dalla giunta una modifica dei progetti a oggi acquisiti. Il 20 maggio l’ufficio tecnico comunale ha consegnato un'integrazione del progetto preliminare (ora di fattibilità tecnica ed economica) dell’architetto Mapelli e l'aggiornamento dei prezzi del progetto definitivo-esecutivo commissionato nel 2016 all’ingegner Saverio Valicenti.

All'interno della struttura di via Tofane sono presenti una pista di ciclismo, un campo da calcio, un corpo spogliatoi e una tribuna. L’impianto è stato realizzato a metà degli anni Venti, su progetto dell’architetto Giovanni Greppi​​​​​. A parte un intervento di ristrutturazione dell’anello della pista effettuato a metà degli anni Settanta, fino al 2012 non era stato sottoposto a rilevanti opere di manutenzione. A settembre 2013 sono stati completati i lavori di rifacimento del manto della pista, mentre nel 2016 è stata consolidata la pista di ciclismo. A quel punto è stato commissionato uno studio di fattibilità per la manutenzione straordinaria delle tribune, intervento che ad oggi non è ancora stato eseguito.

La giunta ha quindi colto la palla al balzo per rivedere lo studio di Mapelli, ormai superato, e adeguare l’intero impianto nel rispetto delle più recenti norme in vigore. La nuova soluzione progettuale mira, con una serie di interventi, al recupero del velodromo e delle strutture accessorie per renderlo agibile e quindi disponibile a ospitare nuove gare di ciclismo su pista. Oltre a procedere con un ulteriore consolidamento statico della pista, con soluzioni che dovranno essere vagliate nel corso dei successivi gradi di progettazione, verranno recuperate le tribune esistenti. Anche la tettoia sarà sistemata (nel 2016 a seguito di una tromba d'aria una pianta aveva danneggiato parte della copertura) così come il tunnel del velodromo. Verranno inoltre sostituite le barriere di protezione verso il campo. Gli spogliatoi e i bagni saranno risanati e rifatti per adeguarsi a norma di legge. Verrà rinforzata la recinzione esterna sui lati sud e ovest. Infine verrà rivista anche l'attuale illuminazione. L'amministrazione comunale ha inserito la manutenzione straordinaria del velodromo nel Piano delle opere pubbliche per l'anno 2021 e 2022.
Intanto, dopo la chiusura forzata per l’emergenza sanitaria, oggi venerdì 5 giugno gli oltre 200 ragazzi iscritti alla federazione ciclistica italiana potranno tornare ad allenarsi al velodromo in completa sicurezza secondo le regole e i protocolli della Fci.

Ma i lavori in programma nei prossimi mesi non finiscono qui. Durante l’ultimo Consiglio comunale sono state infatti approvate due delibere che contengono contributi per due milioni di euro che verranno utilizzati per lavori o investimenti per la sicurezza e il contrasto del coronavirus. Merito di un pacchetto di fondi regionali e statali, a cui si aggiungono soldi da parte di privati, fondazioni e della protezione civile.

L’articolo completo e altre notizie su Dalmine alle pagine 41 e 42 del numero di PrimaBergamo in edicola fino all'11 giugno, oppure sull'edizione digitale QUI.

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