Centro storico

I paletti piazzati in via Mazzini ad Albino? Per i cittadini è un disastro su tutta la linea

Abbiamo raccolto il parere di circa sessanta cittadini. Quasi tutti bocciano l’attuale arredo: auto e furgoni sostano ovunque, muri segnati dalla pipì dei cani, vasi utilizzati come cestini, paletti frequentemente urtati o divelti

I paletti piazzati in via Mazzini ad Albino? Per i cittadini è un disastro su tutta la linea
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di Fabio Gualandris

Albino, via Mazzini, da anni croce e delizia di residenti, commercianti, fornitori e suoi frequentatori, nonché campo di battaglia di perenni sperimentazioni. Per la verità più croce che altro, vista la situazione che sta inesorabilmente degenerando. La goccia che ha fatto tracimare il vaso è il fatto avvenuto la scorsa settimana quando due paletti, riposizionati da poche ore, sono stati urtati da un furgone e successivamente rimossi dagli operai del Comune. La zona 30, attuata da poco più di due anni e accompagnata dal nuovo arredo urbano, pare non funzionare come gli amministratori avevano sperato: auto e furgoni sostano e parcheggiano ovunque (anche a motore acceso); i passaggi pedonali risultano frequentemente invasi da lunghe soste selvagge; i muri degli edifici sono quasi ovunque segnati da minzioni canine; i vasi dell’arredo urbano (contenenti piante morte o ammalate) vengono utilizzati come cestini dell’immondizia; i paletti vengono frequentemente urtati o divelti; la strada è sporca e - soprattutto nelle ore del mattino - disordinata.

Visto che le elezioni sono passate e il pericolo di propaganda è alle spalle, con spirito di servizio abbiamo pensato di chiedere un parere sulla situazione della via e raccolto proposte tra gli oltre sessanta che hanno risposto al nostro invito.

Per Mario Rossi la via «sembra una trincea e i paletti pericolosi”, Adriana Piccinini aggiunge che «sono anche brutti mentre le fioriere, se curate, sarebbero belle. Per quanto riguarda i muri segnati dalle minzioni dei cani si dovrebbe intervenire sull’educazione dei proprietari anche attraverso sanzioni salate. Non è bello né per la vista né per l’olfatto. Mi manca la mia via Mazzini, così è veramente triste...». «Purtroppo non è funzionale per chi lavora - sostiene Daniele Luiselli -, i furgoni spenti o accesi in qualche modo devono scaricare, e ci sono pochissimi spazi». «Ultimamente l’ho percorsa a piedi - confida Karin - e trovata particolarmente pericolosa. Quando incrociavo pedoni che la percorrevano nel senso opposto al mio, dovevo fermarmi per far passare auto o furgoni. Non oso immaginare mamme con il passeggino o persone in carrozzina». Silvia Migliorati sostiene che è stretto lo spazio per il passaggio delle auto tra i paletti e «ogni volta che passo per via Mazzini ho il terrore di urtare con l’auto i paletti. E per il parcheggio selvaggio, il mio consiglio è dare delle belle multe salate».

Paolo Birolini sostiene che «le fioriere, se ben curate, possono contribuire all’arredo urbano. I paletti, per come è strutturata la via Mazzini, stanno male, sono un intralcio e pure un pericolo. I furgoni, se non vogliamo estinguere anche gli ultimi negozi rimasti, è normale e sacrosanto che transitino e sostino per le operazioni di carico e scarico. Il limite dei 30 km orari è corretto e andrebbe fatto rispettare montando dei rilevatori di velocità che sanzionino chi supera il limite. Il discorso escrementi e urina dei cani, fermo restando che qui la causa risiede nella cattiva educazione dei loro padroni, si potrebbe risolvere mettendo in giro qualche funzionario delle forze dell’ordine in borghese che provveda a sanzionare gli sporcaccioni con multe da parecchie centinaia di euro; non c’è nulla come il toccare il portafoglio alle persone per indurle alla ragione, anche perché questo problema va ben oltre i confini di via Mazzini». Andrea Dotti condivide: «Purtroppo il giro dei padroni coi cani è fatto di primissima mattina o a sera tardi», magari, aggiungiamo ironicamente, servirebbe istituire la Ztl per i cani?

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