la testimonianza

Vincenzo è guarito ed è tornato a Bergamo: «Pensavo di essere stato rapito»

Il signor Pennacchia è stato ricoverato per cinquanta giorni nel reparto di terapia intensiva del Campus Biomedico di Roma. Arrivato là in coma, quando si è svegliato ha temuto il peggio e ha offerto addirittura dei soldi per essere liberato. Il saluto del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti

Vincenzo è guarito ed è tornato a Bergamo: «Pensavo di essere stato rapito»
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Dopo cinquanta giorni trascorsi nel reparto di terapia intensiva del Campus Biomedico di Roma, Vincenzo Pennacchia, 60 anni, è tornato a Bergamo. «Quando mi sono svegliato non sapevo dove fossi; vedendo le persone coperte con i Dispositivi di protezione individuale ho pensato di essere stato rapito», ha raccontato Vincenzo ai microfoni di Repubblica. Una testimonianza che è stata confermata anche da Felice Eugenio Agrò, direttore del Covid Center romano, che ha spiegato che Vincenzo è arrivato anche a offrire un milione di euro a un infermiere pur di essere rilasciato.

Vincenzo Pennacchia

L’uomo era stato trasportato a Roma con l’eliambulanza nei giorni più caldi dell’emergenza sanitaria ed era stato subito ricoverato nel Covid Center del Campus in condizioni disperate: in coma e attaccato a un respiratore. Le dimissioni sono state l’occasione per il 60enne bergamasco di raccontare alcuni aneddoti riguardanti la convalescenza. «Quando stavo male, sentivo un senso di pace. Vedevo un grande prato dove la pace era un momento di sollievo. Poi però mi spostavo da altre parti ed era, secondo me, il momento di ripresa da quello che era l’avvicinarmi alla vera fine e ricominciare a combattere».

«Il Campus mi ha curato al meglio - ha proseguito Vincenzo -. Non aver possibilità di vedere i propri cari è difficile, ma gli infermieri sono stati veramente bravi e hanno sopperito allo sconforto. Succede, a volte capita che nella sanità si faccia a gara a chi è più bravo, ma in questo caso non è avvenuto. Credo che il modello che viene applicato qui possa essere esportato ed è importante che tutti capiscano che la salute viene prima di tutto».

Al momento della partenza, oltre ai medici e agli infermieri che lo hanno curato in queste settimane, era presente anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. «Ciao Vincenzo, sono contento che oggi torni dalla tua famiglia. Grazie alla collaborazione tra Lazio e Lombardia, sei arrivato da Bergamo a Roma in condizioni molto gravi, nei giorni più drammatici – si legge nel saluto pubblicato su Facebook dal governatore -. Oggi sei guarito dal Covid. Grazie di cuore a tutto il personale della sanità che continua a lottare in trincea. In questa giornata simbolo di rinascita il nostro pensiero va anche alle persone che non ce l’hanno fatta e ai loro familiari. L’Italia è un grande Paese che si unisce nella solidarietà!».

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