Gol decisivo di Conti

Una vittoria con gli attributi

Una vittoria con gli attributi
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Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Sofferta? Striminzita? Meno spumeggiante di altre volte? Tutto vero, anzi verissimo. Ma i punti in classifica sono come i soldi, non hanno odore (i latini dicevano “Pecunia non olet”) e l’Atalanta continua a volare. I nerazzurri vincono 1-0 contro il Crotone l’anticipo del sabato al Comunale, salgono a quota 48 in classifica e si preparano al trittico Napoli-Fiorentina-Inter nel miglior modo possibile. Nella serata dedicata al ricordo di Federico Pisani e della fidanzata Alessandra Midali, nel primo tempo gli orobici sono bloccati dalla difesa a oltranza del Crotone, ma riescono a trovare il gol con Conti (quarto centro stagionale) e mantengono ancora una volta inviolata la porta di Berisha. Le vittorie in campionato ora sono 15 (in 25 partite) per una media punti semplicemente stratosferica che mantiene la squadra di Gasperini ai piani altissimi della classifica.

 

 

Nessuna sorpresa per Gasperini nella formazione iniziale. Il tecnico ignora la lista dei diffidati e dal primo minuto scendono in campo Masiello, Kurtic, Kessie e Gomez con Toloi e Caldara a completare la linea davanti a Berisha, Conti, Spinazzola e Freuler in mezzo e bomber Petagna nel cuore della difesa calabrese. Il tecnico ospite Nicola manda in campo la miglior formazione possibile schierandola con il 5-4-1 e si affida a Stoian e Acosty a supporto dell’unica punta centrale Falcinelli. Da Crotone almeno un centinaio di ultras rossoblù arrivati nel settore ospiti, gran colpo d’occhio al Comunale con oltre 17 mila e 500 tifosi sugli spalti.

La partita inizia con un gran clima allo stadio di Bergamo, il pienone sugli spalti permette di avere un ottimo impatto sonoro sul match, ma a differenza di altre volta la Dea è un po’ meno frizzante e si trova di fronte una squadra che per lunghi tratti pensa solo a contenere senza quasi mai alzare il baricentro. Ne esce dunque una gara zeppa di interruzioni, con tanti falli ma soprattutto una marea di perdite di tempo che i soli 2’ minuti di recupero assegnati da Banti al termine del primo tempo non compensano affatto.

Gasperini in panchina è decisamente irrequieto, la manovra non scorre come dovrebbe e nonostante il quasi doppio possesso palla (13 minuti e mezzo contro nemmeno 7 minuti del Crotone) di pericoli veri non se ne creano. La prima conclusione in porta degna di questo nome è del brasiliano Toloi: su calcio d’angolo di Gomez il numero 3 nerazzurro stacca bene di testa nel cuore dell’area di rigore ma la sua zuccata si spegna di un soffio sopra la traversa.

 


Poco più tardi, una delle poche accelerazioni di Spinazzola del primo tempo produce un cross tagliato e preciso su cui Kurtic non riesce a coordinarsi a dovere: è il 39’ minuto e il primo parziale di gioco della Dea è tutto qui. Il Crotone decide praticamente di non giocare la partita, si piazza con il pullman davanti all’area di rigore e le rare ripartenze di Falcinelli e Acosty si spengono al secondo controllo di palla. Il fischietto livornese manda tutti a bere qualcosa di caldo con Spinazzola in fase di ripartenza beccandosi anche qualche insulto per la scelta ma lo 0-0, per quanto non si è visto, è perfino giusto.

 

 

Ad inizio ripresa i nerazzurri alzano subito il ritmo e la resistenza del Crotone salta quasi immediatamente: al 48’ Gomez prende palla a sinistra, l’assist in area per Petagna è preciso, ma il lavoro del numero 29 atalantino è spettacolare, con la palla che arriva bassa e tesa sul secondo palo e trova Conti pronto ad insaccare il gol del vantaggio. Lo stadio improvvisamente si scrolla di dosso la paura, il quarto gol in campionato del numero 24 evita una ripresa zeppa di pathos e con il passare dei minuti i nerazzurri riescono anche a legittimare il risultato.

Di grandi occasioni non se ne vedono per parecchi minuti ma dopo un sinistro alto di Freuler (71’) e la prima parata di Berisha sul destro deviato di Acosty (73’), i nerazzurri creano nel giro di due minuti ben 4 occasioni da gol. All’80’ Kurtic serve in area Kessie, il numero 19 ivoriano mette a sedere Cordaz, ma lo scavetto sul palo più lontano è largo di un soffio e si spegne sul fondo. All’82’ Petagna supera Ceccherini con un tunnel e poi spara un siluro che Cordaz respinge come può, a destra arriva Kurtic che di gran carriera costringe l’estremo difensore crotonese a salvare ancora e sugli sviluppi dell’azione Gomez pennella un destro a giro che si stampa sull’incrocio dei pali.

Il brivido finale regalato da Rosi (86’, gol di testa annullato per fuorigioco dopo respinta di Berisha su Crisetig) è solo un dettaglio dentro una partita che gli avversari di giornata avevano impostato mettendo il classico muro davanti alla difesa, ma che l’Atalanta ha meritato di vincere grazie ad una fase difensiva quasi perfetta e ad un attacco che, prima o poi, un gol riesce sempre a segnarlo. Dopo 3’ minuti di recupero il direttore di gara Banti manda tutti sotto la doccia e Bergamo esulta: per un’altra settimana, in attesa dei risultati delle dirette avversarie che comunque resteranno tutte dietro, l’Atalanta è in Europa.

 


Atalanta – Crotone 1-0
Reti: 48’ Conti (A)
Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Caldara, Masiello, Conti, Kessie, Freuler, Spinazzola, Kurtic, Petagna, Gomez (90’ Cristante). All. Gasperini
Crotone (5-4-1): Cordaz, Rosi, Ferrari, Claiton (72’ Simy), Ceccherini, Barberis, Crisetig, Acosty (78’ Nalini), Sampirisi, Stoian (62’ Tonev), Falcinelli. All. Nicola
Arbitro: Banti (Costanzo e Mondin; Schenone; Damato e Minelli)
Ammoniti: 29’ Rosi (C), 45’ Clayton (C), 52’ Freuler (A), 58’ Ferrari (C), 66’ Crisetig (C), 69’ Ceccherini (C), 78’ Conti (A)

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