L'annuncio dopo il Golden Globe per Transparent

Woody Allen firma una serie tv «Non so da che parte cominciare»

Woody Allen firma una serie tv «Non so da che parte cominciare»
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Non sono passate nemmeno 24 ore dai festeggiamenti per il trionfo ai Golden Globes 2015 con la vittoria della serie Transparent, che Amazon, colosso del web americano, ha stupito nuovamente tutti: il 13 gennaio, Roy Price, vice presidente di Amazon Studios, ha annunciato che Woody Allen scriverà e dirigerà la sua prima serie televisiva proprio per la società di eCommerce statunitense, che si sta lanciando con sempre maggiori investimenti nelle produzioni cinematografiche e televisive. Si sa ancora poco, sinceramente, su questa nuova avventura del regista e attore americano. Al momento Amazon ha solo fatto un “sondaggio” tra i propri abbonati per conoscere l’interesse che poteva esserci sulla nuova iniziativa. Naturalmente i risultati sono stati un successo. Poi è arrivato l’annuncio dell’accordo, ma la trama e il titolo della serie sono ancora top secret. Il progetto viene nominato solamente come Untitled Woody Allen Project e sarà composto da più episodi di 30 minuti l’uno, con un contratto che, per ora, prevede solo una prima stagione. In futuro si vedrà.

 

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Una nuova prima volta. L’entusiasmo, però, è tangibile. Sia tra i vertici di Amazon che tra gli appassionati. Roy Price ha dichiarato: «Woody Allen è un creatore visionario che ha realizzato alcuni dei più grandi film di tutti i tempi ed è un onore lavorare con lui». Ma la vera curiosità sarà vedere come un personaggio sui generis come Allen si adatterà a questo mondo così diverso da quello a cui è abituato. Nonostante la sua indiscussa genialità e la sua brillante e pungente ironia, lavorativamente parlando, Allen è un regista molto conservatore, con una metodologia di lavoro rigida sia nelle forme che nei mezzi. Non ha mai trattato temi che si discostassero dalla sua personalità, tanto che per i suoi film è stata creata una categoria quasi a sé: quella della “dramedy”, ovvero una commedia in grado di indagare con occhio critico il mondo dei drammi intimi più nascosti. Sarà interessante capire se la profondità psicologica che ha sempre caratterizzato i suoi personaggi cinematografici (anche se negli ultimi lavori ha un po’ perso quest’abilità), Allen riuscirà a portarla anche sul piccolo schermo. Intanto, con la sua solita ironia dissacrante, il regista ha commentato l’accordo raggiunto in questo modo: «Non so come ho fatto a capitare in mezzo a tutto questo. Non so da che parte cominciare. Mi sa che Roy Price se ne pentirà presto».

La rivoluzione dello streaming. L’inatteso sbarco di Woody Allen nel mondo delle produzioni cinematografiche e televisive di colossi del web è solo l’ultimo capitolo di una rivoluzione iniziata negli ultimi anni. Amazon, infatti, prima di assicurarsi le prestazioni del regista classe ’35, aveva già reso noti gli accordi con altre due vecchie glorie della macchina da presa: Steven Soderbergh e Ridley Scott, che sono già al lavoro per realizzare delle serie pilota. La vera innovazione, però, è merito di Netflix, la piattaforma di servizi streaming online on demand, che a differenza di Amazon ha invece puntato, per le sue produzioni esclusive, su grandi attori, quali Leonardo DiCaprio (che sta lavorando a un nuovo progetto) e Kevin Spacey, anche lui premiato ai Golden Globes di quest’anno per la serie di successo House of Cards.

 

Il trailer della serie di Amazon "Transparent"

 

Netflix e Amazon stanno guidando una rivoluzione nel mondo del video entertainment. Il fatto che nomi così di spicco si siano offerti alla serialità trova le proprie radici nell’annullamento della differenza tra grande e piccolo schermo. La vittoria come miglior serie tv comedy di Trasparent ai Golden Globes, serie prodotta dal colosso di Jeff Bezos, è solo l’ultimo tassello nello strapotere nascente che sottrae un altro mattone all’egemonia dei tradizionali network televisivi, i quali da innovatori son diventati spettatori dell’innovazione. La produzione di serie per lo streaming online, infatti, permette a produttori e registi di avere meno paletti creativi, minori imposizioni dall’alto e godere, così, anche di maggior libertà sotto molti aspetti. Ma fondamentale, in questo successo, è anche la rivoluzione della modalità di fruizione: viene meno la fidelizzazione dello spettatore, che con la televisione deve attendere una settimana prima di potersi guardare una nuova puntata della sua serie tv preferita, mentre si aprono le porte ai cosiddetti “fruitori seriali”. L’intero pacchetto di puntate, infatti, viene messo online contemporaneamente ed è lo spettatore a decidere le tempistiche con cui guardarle. I più appassionati, ad esempio, ne fruiscono tutto d’un sorso. E questa nuova modalità piace sempre di più. La televisione, insomma, sta diventando un contenitore di prodotti già visti e diffusi via web. Il futuro dei network tradizionali è l’oggi della rete.

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