X Factor strapazza il Grande Fratello E Mediaset perde la sfida con Sky
Se fino ad ora si era trattata di guerra fredda, Sky e Mediaset sono passati ai fatti e, precisamente, sul campo di battaglia che prediligono, ovvero quello della programmazione. Ad oggi il Biscione si era dimostrato più agguerrito: non solo ha strappato, per circa 700 milioni di euro, la Champions League ai rivali, ma ha anche deciso di oscurare le proprie reti dalla tv satellitare, permettendone la visione solo sul digitale. Un doppio affronto che Sky ha somatizzato non senza difficoltà, ristrutturando la propria offerta agli appassionati di sport, orfani della competizione calcistica più affascinante, e, soprattutto, acquisendo Mtv, un altro canale in chiaro dopo Cielo e decidendo di usare la "nuova" rete come vetrina per la propria ricca offerta. Ma il primo vero faccia a faccia c’è stato giovedì 24 settembre, quando su Canale 5 e Sky Uno sono andati in onda, rispettivamente, la prima puntata del Grande Fratello 14 e la terza puntata di X Factor 9.
Vittoria (quasi) schiacciante. E chi ha vinto questa prima battaglia? Stando ai numeri (ma non solo), è la tv satellitare ad essersi conquistata la serata. Più che per meriti propri, per demeriti degli avversari. La prima puntata del nuovo Grande Fratello, condotto ancora una volta dalla perennemente entusiasta Alessia Marcuzzi (chissà perché poi), è stata un flop. Il reality show per eccellenza ha chiuso con il 19,21 percento di share e una media di 3,4 milioni di spettatori, surclassato dal 22,37 percento di share totalizzato dalla serie tv di Rai 1 Provaci ancora prof. Numeri deludenti soprattutto se comparati a quelli dell’anno scorso e di due anni fa (nell’edizione numero 13 esordio a 5,4 milioni e 24,64 percento, nel 2013 debutto con 5,268 milioni di telespettatori e 24,96 percento). In questa piccola debacle c’è anche lo zampino di Sky, o meglio, dell’azzardata mossa di Pier Silvio Berlusconi di oscurare i propri canali sulla tv satellitare: il Grande Fratello, infatti, ha perso sul pubblico di Sky oltre il 50 percento degli ascolti rispetto all'anno scorso, passando da 1,1 milioni di spettatori della scorsa edizione ai soli 541.507 di quest’anno. Un crollo che ha contribuito in maniera determinante alla perdita di ascolti complessiva del programma.
Parallelamente a Rogoredo (sede centrale di Sky Italia) sorridono. Che X Factor sia un format riuscito e di successo è oramai cosa nota, ma impressiona come di edizione in edizione riesca a migliorarsi e a crescere nei numeri. I live sono ancora lontani (inizieranno a metà ottobre), eppure le puntate delle audizioni stanno andando benissimo. E la terza puntata andata in onda la sera di giovedì 24 settembre, in contemporanea al Grande Fratello, è andata ancora meglio: 1 milione e 520mila spettatori medi, con una crescita del 10 percento rispetto al giovedì precedente e dell’11 percento rispetto alla terza puntata dello scorso anno. Ma non solo: anche la permanenza sul canale è migliorata, passando al 76 percento dal 72 percento di 12 mesi fa. Lo share è stato del 3,7 percento medio, con picchi superiori anche al 4,5 percento, numeri incredibili se si considera che stiamo parlando di un programma che va in onda su una tv a pagamento e quindi non visibile a tutto il pubblico. Infine un altro record, ovvero quello del maggior numero di visioni di sempre in streaming su Sky Online, la internet tv di Sky.
Parola di social. Come spesso accade oggi, però, a sancire il definitivo successo di un programma, oltre ai numeri dell’Auditel, ci sono i social, vero e proprio campo di prova per moltissimi programmi. E X Factor ha stravinto anche lì: è stato il programma tv più commentato della giornata di giovedì 24 settembre con oltre 95mila tweet (stando ai dati Nielsen Twitter Tv Ratings), l’82 percento in più rispetto alla stessa puntata della passata edizione. L’hashtag ufficiale del programma, #XF9, è stato il più utilizzato dagli italiani, con picchi di oltre 2mila cinguettii al minuto. Nella classifica dei trending topic (gli argomenti più discussi su Twitter) sono entrati sia Sky Uno che i giudici Elio, Mika e Fedez e anche diversi aspiranti concorrenti. A chiudere la gioiosa serata di Sky anche la crescita del sito ufficiale del programma, con 1,4 milioni di pagine viste e 950mila visualizzazioni video. E il Grande Fratello? Il reality show di punta di Mediaset, su Twitter, ha faticato ad arrivare ai 75mila cinguettii (più di 20mila in meno rispetto ai concorrenti), e non tutti propriamente benevoli nei confronti del programma.
Critica feroce per il GF. Se non bastassero i numeri a sancire la sconfitta della prima puntata della nuova edizione del Grande Fratello 14, ci ha pensato la critica a chiudere la diatriba “flop/non flop”. Domenico Naso, critico televisivo per Il Fatto Quotidiano, spiega come la prima puntata sia stata una «sagra della porchetta», o meglio, una «festa paesana supertrash. Nessuno nomini “l’esperimento sociologico” di quindici anni fa, quel fenomeno discutibile quanto vi pare, ma indubbiamente interessante, che aveva fatto impazzire le facoltà di Scienze della comunicazione di mezza Italia e dieci milioni di spettatori. Di quel Grande Fratello è rimasto giusto il nome. Punto». La sensazione, infatti, è di assistere più che a una fotografia dell’Italia a un bigino di quanto di peggio possa offrire la televisione nostrana. Emblema è la concorrente Rebecca, «nata Sabatino, poi padre Mauro e adesso realizzata nella sua compiuta transizione. Personaggio solare, simpatico, sveglio e intelligente. Ma il rischio è che sia lì a coprire la “pecetta” del tipo umano da dare in pasto al pubblico». Se già da diversi anni si parlava di format in crisi, l’edizione di quest’anno rischia di essere una vera e propria ecatombe: «Perché va bene che è un lavoro sporco e bla bla bla, ma c’è un limite a tutto – scrive sempre Naso –. Anche alla reiterazione di un erroraccio televisivo che non è più perdonabile. Non si butta mai niente in tv, per carità. Ma qui ormai siamo già oltre l’accanimento terapeutico. Siamo passati al vilipendio di cadavere».
La vera partita è il calcio. La sfida degli show, dunque, pare propria averla vinta Sky (almeno per ora). Ma, del resto, la vera battaglia tra i due colossi della tv privata si combatte sul calcio. E anche su questo terreno di gioco è possibile compiere una prima valutazione, visto che la prima giornata di Champions League è già passata da una decina di giorni: la prima partita della Juventus nella competizione europea, tra l’altro una sfida di grande fascino (contro il Manchester City), è stata seguita da poco più di 800mila abbonati Mediaset Premium. Un risultato buono, ma nulla più, soprattutto se si considera che lo scorso anno, quando era Sky a vantare l’esclusiva, furono 1 milione gli abbonati a seguire la prima partita della squadra di Allegri. Insomma, il tanto atteso boom di telespettatori per ora non c’è stato a fronte dei 700 milioni di investimento di Mediaset. Ma a Cologno Monzese attendono fine mese per scoprire se il numero di abbonati Premium rispetterà le attese. Le prime indiscrezioni, nonostante i rassicuranti sorrisi ai vertici del Biscione, non sono certamente positive: secondo Radiocor, infatti, la campagna abbonamenti dovrebbe chiudersi (il 28 settembre) con 1,8 milioni di abbonati, appena 100mila in più rispetto all’ultimo dato ufficiale. Di questo passo sarà dura rientrare dell’investimento compiuto. Ma la stagione calcistica è ancora lunga.