La caserma dei carabinieri

Zingonia, con la nuova tenenza più sicurezza contro la criminalità

Zingonia, con la nuova tenenza più sicurezza contro la criminalità
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Maggior controllo della prostituzione, nascita di un gruppo investigativo e più militari distribuiti sul territorio: sembra attirare solo vantaggi la possibile elevazione a tenenza della caserma dei Carabinieri di Zingonia. Un desiderio che i Comuni interessati dall’area - Osio Sotto, Verdello, Verdellino, Boltiere e Ciserano - esprimono a gran voce da anni e che potrebbe trasformarsi a breve termine in realtà. È quanto emerso dal Consiglio comunale dello scorso 29 novembre, che si è aperto con la mozione presentata da Dario Pellegrino, consigliere della minoranza Siamo Osio, che ha sottolineato: «La sicurezza è percepita dai cittadini come un diritto primario, indispensabile per la qualità della vita. C’è l’esigenza che questo diritto venga garantito non soltanto in relazione al fenomeno della criminalità organizzata, ma anche rispetto alla criminalità diffusa presente sul territorio, dove tutti i cittadini vivono e lavorano. La nostra area è considerata tra quelle più problematiche in tutta la bergamasca, ed è ora che si affronti la questione».

Riflettori sulla criminalità, ma... La spinta a premere su un tasto che da anni duole alle amministrazioni è anche dettata dal fatto che, negli ultimi mesi, Zingonia è stata spesso messa sotto i riflettori, sia da parte delle forze dell’ordine, sia da parte delle amministrazioni, che chiedono una soluzione all’emorragia criminale. «Questa attenzioni non hanno risolto il problema - ha proseguito Pellegrino -. A Zingonia è presente una caserma dei Carabinieri e le cinque amministrazioni interessate all’area hanno manifestato più volte la volontà che venisse elevata a tenenza. Questa evoluzione contribuirebbe ad aumentare l’operatività del presidio».

 

 

Una presenza autoritaria. La mozione è stata presentata nei mesi scorsi da parecchi consiglieri comunali, appartenenti al gruppo di Forza Italia e presenti nei territori interessati dall’area di Zingonia. «Non è una mia iniziativa politica ma è guidata da Forza Italia, ed è mossa dal preoccupante diffusione della criminalità. Noi siamo coinvolti, non siamo estranei al problema. I nostri conoscenti, fratelli e figli sicuramente attingono a coloro che in questa area spacciano. Interventi numerosi d e l l’autorità giudiziaria nella zona non riescono comunque a fermare il fenomeno. La necessità di questo passaggio è fondamentale per tutti noi, si tradurrebbe in una presenza costante di autorità. Forse non eliminerà il problema, ma sarà un modo per cercare di renderlo meno esteso, di arginarlo. Il territorio avrebbe il vantaggio di essere più fruibile, meno pericoloso. Un presidio costante potrebbe anche mettere un limite al fenomeno della prostituzione, che affligge il nostro territorio. Alcune voci parlano già di un parere favorevole da parte del ministro della Difesa. In questa sede chiedo un’u lteriore sforzo, per far sentire la nostra voce un po’ più forte, un’ulteriore rappresentazione della volontà di intervenire su questo punto».

 

 

Incontro in prefettura. La prospettiva di un incremento della sicurezza mette d’accordo tutti. Anche il sindaco Edoardo Musitelli ha infatti affermato che l’iniziativa di Pellegrino è lodevole, e «va nella stessa direzione dell’attività promossa da questa amministrazione, ma anche dalle precedenti. Noi come sindaci dell’area abbiamo sollecitato la cosa, abbiamo formalizzato insieme la richiesta». Nel mese di novembre c’è stato l’incontro in prefettura con il Comando Provinciale e tutti i sindaci interessati. In quella sede, sembra che la richiesta sia finalmente stata accolta. «Del resto, questa è un’area che presenta da sempre un bisogno particolare - ha proseguito Musitelli -. La tenenza consentirebbe la presenza di più uomini, più forze».

Una preoccupazione. In caso di effettiva realizzazione del passaggio, c’è però una condizione considerata imprescindibile da tutto il Consiglio, ossia che il provvedimento non trascini con sé la chiusura della stazione dei Carabinieri di Osio Sotto. «Una delle preoccupazioni che ho avanzato in Prefettura era che la tenenza non andasse a ridurre le forze presenti nelle stazioni locali. Ci sarà sì una riorganizzazione dei militari presenti sulla provincia, ma mi è stato assicurato che non andranno a cambiare la composizione di quelli presenti nelle stazioni locali. Credo che questa sia davvero la volta buona».

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