Bello il programma di Bergamo per la Capitale della Cultura, ma manca il colpo d'ala
Per il 2023 non c'è ancora una proposta di altissimo profilo e di richiamo internazionale. Il resto, iniziative valide ma in parte già viste
di Paolo Aresi
Saranno capitali della cultura discrete, dai toni medi: “aurea mediocritas” scriveva Orazio. I primi dodici progetti di Bergamo Brescia capitale della cultura non offrono nulla di eclatante, sebbene si tratti di iniziative tutte valide e, in buona parte, già conosciute, come il Festival organistico internazionale di Bergamo che si espanderà fino a Brescia.
L’iniziativa, portata avanti dal bravissimo Fabio Galessi da tanti anni, è di sicuro interessante. Come di valore è il lavoro dell’Ateneo di scienze, lettere e arti di Bergamo (insieme a Brescia e a Salò) che opera per costruire “giacimenti” di notizie storiche delle diverse località bergamasche e bresciane, una vera mappatura digitale che esprime la “forza” culturale dei luoghi. Un lavoro che pure il nostro Ateneo sta portando avanti, meritoriamente, da molti anni.
Anche l’iniziativa del Patronato San Vincenzo potenzierà un progetto già avviato: quello dei murales che possono apportare bellezza e spunti di riflessione per la città. La Fondazione Bernareggi (espressione della Diocesi) avvierà il progetto “Vie del Sacro” che si propone di valorizzare gli oggetti d’arte, ma pure le storie e le vicende che li riguardano, oggetti racchiusi nelle chiese, nei musei, nei monasteri della Diocesi.
Anche la proposta della cooperativa Ruah parte da una base ben conosciuta, unisce l’Iff-integrazione film festival al bresciano Afrobrix, con tanti eventi collaterali. Una nuova proposta è quella del Centro Isadora Duncan: infermieri e medici del Pronto soccorso e dell’ospedale di Bergamo raccontano i terribili giorni della pandemia in uno spettacolo diretto da Silvio Briozzo, con il contributo del musicista Gianluigi Trovesi: autori e attori sono proprio i medici e gli infermieri dell’ospedale.
Nell’ex centrale elettrica di via Daste e Spalenga prenderà vita il progetto Intra - Relazioni Contemporanee, che avrà protagonisti giovani artisti della New Media Art; contribuiranno anche allievi dell’Accademia Carrara. Da citare, infine l’Associazione Marketing +39 che organizzerà un approfondimento sui venticinque prodotti di design realizzati da aziende di Bergamo e Brescia che, negli anni, si sono aggiudicate l’ambito “Compasso d’Oro” per il design; ci sarà anche una mostra a Palazzo della Ragione.
Una riflessione…
Come dicevamo, tutto bello. Aggiungiamoci l’itinerario ciclabile tra Bergamo e Brescia, che pure è una buona idea, di valore simbolico. Se ci aggiungiamo la tappa del Giro d’Italia, dobbiamo ringraziare il ciclismo che ci fa volare un po’ in alto. Del resto, come tutti gli sport, il ciclismo è parte della cultura bergamasca, cultura che conosce e riconosce la fatica, la premia. Talvolta la cerca.
Detto questo, sarebbe stato bello avere anche delle iniziative di profilo altissimo. Almeno una. Per una volta, non ci sarebbero stati grandi problemi economici, le risorse non mancano (...)