Televisione

Le valli bergamasche in prima serata su Rai Tre con "Le Montagne della Cultura"

Un documentario che indaga il rapporto tra uomo, cultura e montagne scoprendo opere d’arte uniche e crocevia importanti per la storia d’Europa. Partecipano AmbraMarie e Simone Moro

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Rai Documentari celebra la Capitale Italiana della Cultura proponendo in prima serata su Rai Tre "Le Montagne della Cultura". Il documentario - di Andres Arce Maldonado e Saskia Scorselo, prodotto da Art Film Kairos in collaborazione con Rai Documentari - andrà in onda venerdì 2 giugno alle 22: racconta il patrimonio artistico e culturale di Bergamo e Brescia e dei rispettivi territori.

Le immagini racconteranno la ricchezza culturale presente nelle valli bresciane e bergamasche, dalla Val Camonica alla Valle Imagna. Partendo dalle montagne come l’Adamello o la Presolana, si andrà alla scoperta di opere artistiche uniche come gli affreschi del Romanino o i dipinti di Palma il Vecchio, di architetture pensate in continuità con uomini e cultura locale e poi di crocevia importanti della storia italiana come la Guerra Bianca in Adamello o la nascita del primo sistema postale moderno.

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Foto 1 di 5
Museo dei Tasso e della Storia postale
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AmbraMarie
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AmbraMarie - Accademia Tadini Lovere
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ALZANO LOMBARDO (BG) - Museo di San Martino
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Sinossi del documentario

A guidare lo spettatore in questo percorso saranno quattro protagonisti divisi per le due città. Per quanto riguarda i luoghi di Bergamo e provincia sarà AmbraMarie: cantautrice, voce dei John Qualcosa e speaker radiofonica, accompagnata nei tragitti di montagna da Simone Moro, icona dell’alpinismo contemporaneo che vanta molti record legati alla disciplina e, soprattutto, nativo di Bergamo.

Il viaggio di AmbraMarie e Simone Moro partirà da Bergamo, dalle opere custodite all’Accademia Carrara, che esaltano il rapporto tra Arte e Montagna, per continuare alla scoperta delle magnifiche sagrestie del Museo di San Martino ad Alzano Lombardo, per passare alla Rotonda di San Tomè ad Almenno San Bartolomeo, e agli affreschi misteriosi de La Danza Macabra all’Oratorio dei Disciplini a Clusone fino a ripercorrere la nascita del sistema postale moderno a Cornello dei Tasso e quella della Maschera di Arlecchino ad Oneta.

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