la polemica

Bergamo Capitale della Cultura, la Lega critica la scelta di una manager mantovana per lo staff

Cristina Cazzola affiancherà l’assessore Ghisalberti nel percorso d’avvicinamento al 2023. Un incarico da 80 mila euro

Bergamo Capitale della Cultura, la Lega critica la scelta di una manager mantovana per lo staff
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I parlamentari bergamaschi della Lega non hanno digerito l’ingresso della manager culturale mantovana Cristina Cazzola nello staff che affiancherà l’assessore Nadia Ghisalberti nel percorso d’avvicinamento al 2023, anno in cui Bergamo sarà con Brescia Capitale italiana della Cultura.

Le perplessità del Carroccio derivano dall’affidamento diretto dell’incarico, un servizio di supporto tecnico, soprattutto alla luce del compenso che la manager guadagnerà: circa 80 mila euro. «Ci siamo impegnati, oltre le bandiere di partito, per far arrivare a Bergamo importanti finanziamenti – sottolineano i parlamentari leghisti in una nota -. Ora, di fronte alle prime scelte della giunta Gori, ci chiediamo se questi fondi servano a promuovere la nostra città oppure ad assegnare incarichi fuori provincia».

La Lega sottolinea come il Comune di Brescia abbia scelto per coordinare le diverse iniziative da mettere in campo la bresciana Francesca Bertoglio. Una decisione opposta a quella di Palazzo Frizzoni, che ha preferito guardare altrove facendo nascere tra i leghisti il dubbio che a Bergamo manchino figure all’altezza di questo compito. «Dopo la sconcertante selezione per gli eventi di Lazzaretto Estate, il dubbio che a PalaFrizzoni ci sia qualche problema in ambito culturale è legittimo».

Dubbi analoghi riguardano anche il coordinamento dei progetti educativi teatrali rivolti alle scuole medie statali della città da qui al 2023: un'iniziativa dal costo di 285 mila euro, nell’ambito della quale è stato assegnato al Teatro dell'Argine di Bologna con conferimento diretto sia il coordinamento di alcune realtà teatrali bergamasche, sia «la progettazione e il monitoraggio delle attività di progetto, regia e drammaturgia dell'evento finale».

«Chiediamo chiarimenti al sindaco Giorgio Gori e all'assessore Ghisalberti – aggiungono i leghisti -, perchè nelle nostre intenzioni e nell'impegno a intercettare finanziamenti c'era la promozione turistico-culturale di Bergamo, ma anche l'opportunità per il mondo artistico orobico di valorizzare la propria immagine e ottenere risorse dopo l'inattività per la pandemia».

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