Cinema

Bergamo Film Meeting, uno splendido quarantenne

Il festival torna in presenza, da domani al 2 aprile. Apertura stasera a Daste con la proiezione di “Stalker”, il capolavoro di Andrej Tarkovski

Bergamo Film Meeting, uno splendido quarantenne
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«Il Bergamo Film Meeting continua a essere uno specchio fedele della ricerca e dell’urgenza che moltissimi cineasti mettono nella testimonianza e nella reinvenzione del reale. È a loro che bisogna guardare per immaginare cosa potrà essere il cinema di domani, se ancora si chiamerà così». Così Davide Ferrario, noto regista e presidente della onlus a cui fa riferimento il Bfm, prefigura nella presentazione di questa 40esima edizione, da domani a domenica 2 aprile, necessarie rivoluzioni all’orizzonte. Il settore è cambiato e ancora cambierà: vedremo come.

Perché non sono molti i festival che possono vantare una storia così lunga e di successo. Dal 1983 a oggi ne è passata di acqua sotto i ponti e tante kermesse più blasonate sono scomparse. Non il Bfm, che si apre stasera al Daste con la proiezione acusmatica della copia in 35mm restaurata di “Stalker” di Andrej Tarkovskij, a cura dell’associazione Audior. Come sempre ci saranno due sezioni competitive, la Mostra Concorso, dedicata alla fiction, e Visti da vicino, sui documentari. Nella prima verranno presentati sette lungometraggi che gareggeranno per il Premio Bergamo Film Meeting, assegnato dal pubblico, e per il Premio alla miglior regia assegnato da una giuria composta da Volker Schlöndorff, Frédéric Boyer e Nicoletta Romeo. Schlöndorff sarà presente anche per presentare il suo ultimo film, il documentario “The Forestmaker”. Visti da vicino proporrà dodici documentari indipendenti che concorreranno per il Premio Miglior Documentario Cgil Bergamo – Sezione Visti da Vicino, sempre deciso dal pubblico, e per il Premio della Giuria Cgil – La Sortie de l’Usine, conferito dai delegati sindacali di Cgil Bergamo al documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro.

La propensione europea dell’ultima fase della storia del festival si esprime soprattutto con la sezione “Europe, Now!” che prevede due personali complete, una del cineasta bosniaco Danis Tanovic, che ricordiamo per “No Man’s Land”, l’altra sulla regista belga Patrice Toye. Omaggiato con una retrospettiva completa Costa-Gavras, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico noto per i suoi film politici e, in particolare, per “Z – L’orgia del potere”, un film drammatico del 1969 che racconta la nascita della dittatura militare che passò alla storia come “il regime dei colonnelli”. Gavras è famoso anche per i film “L’Amerikano” (sull’appoggio statunitense ad alcuni regimi sudamericani), “Music Box – Prova d’accusa” e “Missing – Scomparso”, che nel 1982 vinse la Palma d’oro al Festival di Cannes. Nella sua ultima pellicola, “Adults in the Room” del 2019, si è occupato della recente crisi economica in Grecia. Costa-Gavras sarà ospite d’onore al Bergamo Film Meeting.

Spazio, anche quest’anno al cinema d’animazione europeo contemporaneo. Protagonista la coppia di animatori estoni Priit e Olga Pärn, di cui verrà proposta una personale integrale. A completare il programma la sezione “1983 – L’anno del contatto”, con una selezione di film dell’anno della fondazione del Bfm.

Programma completo su bergamofilmmeeting.it.

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