Gioiello

Crespi d’Adda, con la primavera riprendono le visite al villaggio operaio Patrimonio Unesco

Al secondo posto nella classifica dei siti industriali più visitati in Italia, è nato nel 1876 attorno all’omonimo cotonificio tra il fiume Adda e il Brembo

Crespi d’Adda, con la primavera riprendono le visite al villaggio operaio Patrimonio Unesco
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Visitare Crespi d’Adda è un’esperienza unica di turismo industriale, che riporta il visitatore indietro di 150 anni, in un suggestivo borgo ancora oggi abitato da famiglie legate per lo più alla fabbrica e alla sua storia e rimasto immutato nel tempo. Le casette con giardino degli operai, pressoché uguali tra loro, allineate ed equidistanti lungo le vie; i tre palazzotti, le prime abitazioni realizzate a Crespi d’Adda; le case dei capireparto, le ville dei dirigenti e poi, ancora, gli edifici pubblici, come il lavatoio, il dopolavoro, l’albergo, la chiesa, il teatro, la scuola, i bagni pubblici, il cimitero, raccontano di come si svolgeva la vita del villaggio.

Il tutto ruotava attorno al grande cotonificio, la fabbrica, che, al culmine della sua ascesa commerciale, ha potuto accogliere fino a quattromila persone tra operai e impiegati nell’amministrazione e settantamila fusi. L’esperimento Crespi, così come concepito dal suo fondatore, termina nel 1929 e la fabbrica, passata negli anni in mano a diverse aziende manifatturiere, chiude definitivamente nel 2003.

Il villaggio dall'alto

Tutto quindi ancora oggi a Crespi ci parla di storia, di tradizioni, di una forte identità ma anche di trasformazione, di progettualità del lavoro e culturale e della vitalità che anima la comunità crespese. È anche contando sulla partecipazione dei cittadini, infatti, che dal 1991 Giorgio Ravasio, oggi presidente dell’Associazione Crespi d’Adda, ha intrapreso un importante percorso di promozione e valorizzazione del sito industriale.

L’associazione organizza nel periodo primaverile tour guidati che permettono di visitare il villaggio, il museo multimediale, la fabbrica, l’archivio storico ma anche la vicina centrale idroelettrica, gioiello dell’archeologia industriale, fondata nel 1909 per soddisfare il fabbisogno energetico del cotonificio e del villaggio, oggi ristrutturata e funzionante. È possibile, inoltre, anche partecipare a tour guidati ai rifugi antiaerei di Ponte San Pietro (Bg) e al MuVa, il museo della valle dell’Adda.

Il cotonificio

Il tour guidato completo al villaggio, al museo, alla fabbrica e alla centrale idroelettrica è a disposizione tutti i giorni festivi (compresi Pasquetta, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno) dalle 10 alle 15.15; tour alla centrale idroelettrica di Crespi d'Adda: prima e terza domenica del mese, e festivi, dalle 14 alle 17; tour al cotonificio di Crespi: seconda e quarta domenica del mese dalle 14.30 alle 17: tour al villaggio e alle sale museali multimediali: ogni domenica del mese e festivi dalle 14 alle 17; tour alle sale museali multimediali e all’archivio storico: seconda e quarta domenica del mese alle 11.30; tour guidato al villaggio, alle sale museali multimediali e all’archivio storico: seconda e quarta domenica del mese alle 10; tour guidato “La Crespi d'Adda di Emilia” a tema del romanzo “Al di qua del fiume” di Alessandra Selmi: prima e terza domenica del mese alle 10.

Per informazioni sui tour e prenotazioni: crespidadda.it, tel. 02/90939988.

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