Daste e Spalenga, lavori al termine: energia nuova per l’ex centrale già quest'estate
Grazie ai vari partner, lo spazio proporrà una programmazione culturale 365 giorni all’anno
Un mese fa la videoconferenza aperta al pubblico era stata un buco nell’acqua a causa del sabotaggio da parte di un gruppo di estremisti. Cambiata la modalità, la presentazione virtuale del futuro dell’ex centrale elettrica di Via Daste e Spalenga è andata a buon fine mercoledì 18 marzo. Un’assemblea pubblica in diretta su Youtube, voluta dalla rete di quartiere di Celadina.
La conclusione dei lavori di riqualificazione dello spazio da oltre 3mila metri è infatti vicina. Cinema, attenzione ai temi del sociale, coinvolgimento delle associazioni e delle realtà del territorio, musica, arte contemporanea e altro sono i punti di forza del progetto presentato dalle bergamasche che si sono aggiudicate il bando per gestire e far vivere lo spazio al termine del cantiere: Lab80, Nutopia, OpenArch, Unione Professionisti e Associazioni Culturali, Cooperativa Sociale Ruah e Generazioni Fa.
Si tratta di un progetto innovativo. Di un esperimento, in sostanza, senza uguali a Bergamo. «La sfida è l’essere percepito come uno spazio del quartiere, luogo di aggregazione sicuro in ogni ora della giornata, ma allo stesso tempo possa rappresentare un punto di richiamo per l’intera città», ha detto l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti. Un altro tassello di qualità nell’avvicinarsi all’appuntamento del 2023, in cui Bergamo e Brescia saranno capitali della cultura.
La trasformazione in centro civico socioculturale è tra gli investimenti più importanti (4,2 milioni di euro) del piano di riqualificazioni “Legami urbani”, bando governativo per il rilancio delle periferie. Il cantiere è sostanzialmente già chiuso, poi ci sono i collaudi. E sono già state consegnate le chiavi dei relativi spazi alle realtà coinvolte.
La centrale, grazie alla collaborazione dei vari partner, proporrà una programmazione culturale 365 giorni all’anno. Oltre alla programmazione cinematografica ordinaria - affidata a Lab80, che aprirà in via Daste e Spalenga una nuova sala cinematografica da 140 posti che integrerà la storica attività realizzata all’Auditorium di Piazza Libertà - saranno organizzati eventi culturali all’insegna della varietà dei generi e dei pubblici con l’obiettivo di creare una sinergia tra socializzazione, servizi e consumo culturale.
La strategia prevede di rendere la centrale un polo di attrazione specialmente per giovani, grazie soprattutto al fondamentale apporto del mondo giovanile di Nutopia, che dal 2009 gestisce lo spazio giovanile Edoné e che si occuperà di un bistrot su due piani, con affaccio sulla grande sala che ospitava le turbine della centrale. I ragazzi dell’Associazione OpenArch dedicheranno i loro spazi ai giovani che vogliono conoscere il mondo del lavoro: saranno importanti i contatti con le scuole. Dare una nuova visione del lavoro e specialmente dell’istituzione ordinistica è lo scopo anche dell’Unione Professionisti ed Associazioni Culturali che «nel centro in via Daste e Spalenga proporranno iniziative volte alla divulgazione delle peculiari attività di ciascuna professione al pubblico, favorendo una migliore comprensione del ruolo che ciascuna svolge in ambito sociale e pubblico».
Interessante il progetto “Daste” di co-progettazione intrapreso da Lab80 e Nutopia rivolgendosi alla società di Bologna Bam. Un percorso per dare un’identità ben definita all’offerta culturale, attenta ai bisogni e aperta a nuove suggestioni, anche (e soprattutto) multiculturali.