Frattini e i fratelli Minelli: l'alba della grande boxe in mostra al museo Sestini in Città Alta
Le immagini dei campioni degli Anni 20 e 30. Gli incontro richiamavano migliaia di persone, a Bergamo i combattimenti al teatro Duse

di Paolo Aresi
Bruno Frattini fu un grande pugile, capace di infiammare migliaia di spettatori al velodromo di corso Sempione a Milano come a Parigi, a Londra, a Pretoria... conquistò nel 1924 il titolo europeo dei pesi Medi dopo venti durissimi round, il detentore, il londinese Roland Todd. Fu l’apice della carriera di Frattini. Alla sua vita e al pugilato di quegli anni è dedicata la mostra fotografica che si tiene in questi giorni e fino ai primi di settembre al Museo della Fotografia Sestini in Città Alta, in piazza Mercato del Fieno (da martedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18).
Erano gli anni Venti, erano gli anni in cui tutti gli sport sbocciavano, tra impegno agonistico e necessità di spettacolo. Nasceva il tifo di massa per gli atleti del calcio, del pugilato o del ciclismo. Di questi sport, a livello ufficiale, il pugilato era tra gli ultimi nati: la federazione italiana venne fondata a Sanremo nel 1916. Ma subito ebbe un successo enorme, subito gli incontri richiamarono migliaia e migliaia di appassionati. I campioni divennero delle star. Girardengo nel ciclismo, Baloncieri nel calcio, Michele Palermo nel pugilato, Palermo che arrivò a sfiorare il titolo iridato dei pesi massimi e che fu allievo proprio di Bruno Frattini, tant’è che, quando combatteva negli Stati Uniti, veniva chiamato Mike Kid Frattini.


Bruno Frattini era milanese, ma la sua famiglia ebbe relazioni importanti con la Bergamasca, dove pure il pugilato era uno sport seguitissimo. Avevamo a Bergamo i fratelli Minelli, originari di Boccaleone, ma che poi abitarono in via Pignolo, al 42. Furono campioni soprattutto negli anni Trenta e Quaranta, Aldo e Livio. Combattevano in città, al teatro Duse, che si trovava alla Rotonda dei Mille, dove oggi si incontra il bar Duse. Nel teatro si svolgevano tanti combattimenti di boxe davanti a platea e palchi esauriti. Un altro grande pugile bergamasco fu Mario Lutti, di Borgo Palazzo. I Minelli e Lutti fecero alcune tournée all’estero per approdare nel 1946 a New York. Livio Minelli, detto “Girandola”, vinse numerosi combattimenti nelle categorie dei pesi leggeri e dei pesi welter fino ad arrivare alla sfida con il campione del mondo Ike Williams: perse di misura sui dieci round, senza titolo in palio, ma i giornali americani parlarono di sconfitta immeritata.