Gli artisti "dimenticati" per il 2023: «Anche guardare solo fuori Bergamo è provincialismo»
Il pittore Bonfanti e l'architetto Clivati parlano della scelta del Comune di non considerare i bergamaschi per la Capitale della Cultura
di Paolo Aresi
«Il problema è semplice e questa vicenda di Bergamo-Brescia capitale della Cultura lo ha portato a galla. Non c’è attenzione, e non da oggi, da parte di chi governa la città verso il mondo dell’arte, soprattutto verso quella che nasce dal territorio. Punto». Maurizio Bonfanti è tra i più bravi, i più intensi artisti bergamaschi. I suoi quadri muovono emozioni, sentimenti.
Bonfanti vanta una fama nazionale e non soltanto. Il suo studio è ospite di un ex casello della ferrovia della Val Seriana, a Redona. Non è tipo da polemiche, ma la lettera degli artisti all’amministrazione comunale, rea di non averli coinvolti nell’evento di Bergamo Capitale della cultura, l’ha firmata anche lui.
Spiega: «Ho firmato senza entusiasmo perché non so a che cosa possano servire queste iniziative, però ho firmato, certo. C’è stata questa “distrazione” da parte del Comune: non si è ricordato di noi. Di sicuro, io non sono stato interpellato da nessuno. Mi sono chiesto: ma essere Capitale della cultura vuole dire anche diventare un po’ anche una vetrina. Facciamo un esempio: se ci eleggessero capitale della gastronomia per il 2023, che cosa faremmo? Ai turisti e visitatori e a noi stessi proporremmo la Paella? il Gulasch? Magari anche, perché no. Ma soprattutto valorizzeremmo i nostri prodotti, dai casoncelli ai formaggi, ai salumi, no? E allora perché qualcosa di simile - non di uguale - non avviene anche per la cultura?».
È difficile dare torto a Bonfanti. Possiamo anche offrire una mostra di Banksy, perché no, ai visitatori di Bergamo capitale. Ma il nostro territorio? I nostri artisti? Dice ancora Bonfanti: «Mi piacerebbe sapere se questo è avvenuto anche in altri campi, se questa distruzione si è verificata anche, che so, per la musica, per la scrittura, il teatro. Valorizzeremo i nostri musicisti? I nostri scrittori?».
La lettera inviata al sindaco è nata dall’incontro degli artisti in occasione dell’inaugurazione della mostra “Collimazioni” in corso nella sede del Parco dei Colli, nell’ex convento di Valmarina, luogo d’incanto. Una mostra a cui partecipano, oltre a Bonfanti, Ugo Riva, Paolo Facchinetti, Francesco Parimbelli. Un richiamo piuttosto forte, al quale il sindaco Giorgio Gori (...)