La rassegna

Il cinema incontra ancora la psicologia e fa “Ritratti di famiglia”

Una proposta di film al Conca Verde, accompagnati da una lettura critica per indagare la complessità delle relazioni

Il cinema incontra ancora la psicologia e fa “Ritratti di famiglia”
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Decima edizione della rassegna “Cinema e Psicologia” al Conca Verde, quest’anno dal titolo “Ritratti di famiglia”, dedicata a indagare la complessità delle relazioni attraverso la visione di una selezione di sette film, che raccontano storie di famiglie diverse, accompagnati dal commento di psicologhe e formatrici del Centro Isadora Duncan, del Consultorio Scarpellini e di Jonas Bergamo.

Le vite di tutti sono state profondamente modificate in particolare durante le settimane di lockdown. La rassegna si propone quindi come invito alla riflessione sulle diverse dinamiche famigliari che ognuno ha vissuto e vive, grazie all’accostamento tra linguaggio cinematografico e interpretazione in chiave psicologica. Le dottoresse Elena Lupini, Francesca Amighetti, Monica Facheris, Laura Mossi e Maria Teresa Heredia offriranno una lettura delle tematiche dei diversi film per fornire al pubblico degli spunti di analisi.

Euridice Gusmao
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Jojo Rabbit
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Le Verità
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The Farewell
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Un affare di famiglia
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Nei film selezionati si presentano una rosa di rappresentazioni famigliari che attraversano i continenti, proponendo una selezione di possibilità ampia ed eterogenea. In programma infatti gli ultimi due film del giapponese Kore’eda Hirokazu “Le verità”, il 28 ottobre, produzione francese che indaga un complesso rapporto madre-figlia, e il precedente “Un affare di famiglia”, in apertura di rassegna il 30 settembre, che spinge a pensare a cosa sia famiglia, e il cinese “The farewell – Una bugia buona” di Lulu Wang, il 7 ottobre, che fa riflettere sulle bugie all’interno delle famiglie. Si prosegue con “La dea fortuna” di Fernand Ozpetek, il 14 ottobre, sulla possibilità di diventare famiglia anche come occasione per superare delle difficoltà di coppia, e poi, il 21 ottobre, con “Jojo Rabbit” di Taika Waititi per riflettere su cosa succede quando viene inserito un ospite (indesiderato) all’interno di un nucleo famigliare. Si conclude, il 4 novembre, con “La vita invisibile di Euridice Gusmao” di Karim Aïnouz che ci parla di sorellanza e di patriarcato.

Ore 20.45, ingresso 6 euro, prevendite qui.

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