Il Conservatorio di Bergamo ha un nuovo presidente: è Michele Guadalupi
Guadalupi, 74 anni, chitarrista, liutista e organizzatore musicale, già vicepresidente della struttura, è stato nominato dal ministro dell’Università Gaetano Manfredi. Resterà in carica per i prossimi tre anni, guidando l’Istituto nella fase finale del processo di statizzazione, oltre che nell’avviata fusione con l’Accademia di belle arti Giacomo Carrara
L’Istituto Superiore di Studi Musicali Gaetano Donizetti ha un nuovo presidente: Michele Guadalupi, 74 anni, chitarrista, liutista e organizzatore musicale, già vicepresidente della struttura, è stato nominato alla guida del Conservatorio di Bergamo dal ministro dell’Università Gaetano Manfredi, che lo ha selezionato nell’ambito di una terna di candidati, indicata dal Consiglio accademico.
Oltre al neo presidente erano stati indicati anche Massimo Collarini, già presidente dell’Istituto Donizetti dal 2009 al 2015 e professore d’orchestra alla Scala di Milano dal 1974 al 1989, e Renato Ravasio, commercialista e revisore dei conti, deputato e senatore della Repubblica dal 1983 al 1994, già segretario della Fondazione Cariplo, vicepresidente di Sacbo e Sea e consigliere di amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala.
Guadalupi ha assunto ufficialmente la guida dell’Istituto dopo aver assunto temporaneamente le veci del precedente presidente, il professor Claudio Pelis, deceduto all’età di 73 anni a giugno dello scorso anno. «Ci attendono progetti e programmi impegnativi, che mi accingo ad affrontare con il massimo dell’impegno. – sottolinea il neo presidente -. Affronterò questo nuovo incarico mettendo a disposizione tutta l’esperienza maturata negli anni sia in ambito artistico, sia in campo politico e amministrativo, affinché il nostro Istituto possa orgogliosamente raggiungere tutti gli ambiziosi traguardi attesi con il massimo della soddisfazione».
Michele Guadalupi resterà in carica per i prossimi tre anni, fino al 2024, e avrà il compito di guidare il Conservatorio nella fase finale del processo di statizzazione in atto, oltre che nell’avviata fusione con l’Accademia di belle arti Giacomo Carrara.
«A questo proposito – aggiunge Guadalupi -, voglio rivolgere un sentito pensiero di gratitudine verso coloro che mi hanno preceduto in questo ruolo ed in particolare al professor Claudio Pelis, che ci ha lasciato, e tanta parte della sua vita ha dedicato alla musica e al nostro Istituto, spendendosi senza riserve per il raggiungimento della statizzazione, un processo sviluppato in anni di impegno, che sta per concretizzarsi sotto la mia guida, e che porta la sua firma».
Inoltre, insieme ai membri del Cda, in attesa di rinnovo da parte del Ministro, sarà tra i protagonisti che determineranno i contenuti del calendario delle iniziative e degli eventi che caratterizzeranno nel 2023 Bergamo e Brescia, già gemellate dal Festival pianistico internazionale giunto alla 57a edizione, nel segno prestigioso di Capitali italiane della Cultura, proprio nell’anno in cui ricorre il 175esimo anniversario della morte di Gaetano Donizetti.
«So di poter contare su una struttura operativa di qualità e vasta esperienza – conclude il presidente Michele Guadalupi – oltre che su di un corpo docente d’eccellenza che ha saputo formare allievi musicisti di valore, apprezzati in Italia e all’estero. Il nostro impegno per proseguire nella direzione di un futuro improntato all’internazionalizzazione manterrà sempre solide radici nella nostra migliore tradizione culturale e artistica».