Dal 25 maggio al 30 giugno

Torna Contemporary locus: progetto espositivo "Voci" al monastero del Carmine

L'evento si costruisce intorno alle voci di tre artiste di fama internazionale con video-installazioni, fotografie, sculture e performance

Torna Contemporary locus: progetto espositivo "Voci" al monastero del Carmine
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Al monastero del Carmine, dal 25 maggio al 30 giugno, arriva il progetto espositivo "Voci" dell’associazione Contemporary locus, con Teatro tascabile di Bergamo e HG80 impresa sociale.

A cura di Paola Tognon, si costruisce intorno appunto alle voci di tre artiste di fama internazionale, Lara Almarcegui, Elena Bellantoni e Francesca Grilli. Con i loro progetti, le artiste compongono una coralità, tra video-installazioni, fotografie, sculture e performance, che interpretano il presente per restituire letture sul futuro. Le artiste, attraverso progetti site e place-specific, interpretano alcune fra le tematiche più sensibili del presente: l’ambiente, le rivolte sociali e politiche, il ritiro sociale.

Exploration rights

L’ambiente viene analizzato dall’opera di Almarcegui, Exploration rights, atesino supervolcano, Lagorai Mountain Range. Osservato l’uso sempre più frequente di rocce ignee e magmatiche nell’architettura contemporanea, ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione di esplorazione scientifica della catena montuosa del Lagorai in Trentino, con l’obiettivo di approfondire le conoscenze sul substrato vulcanico e in particolare sulla riolite (porfido) - di cui le dolomiti sono ricche - e sul suo possibile nuovo utilizzo come materiale da costruzione.

L’opera in mostra è composta dal documento dell’autorizzazione di esplorazione scientifica ottenuta dall’artista (seguendo il percorso di ricerca e quello normativo per avviare concessioni minerarie, con il coordinamento scientifico del geologo Mirko Demozzi) e di alcune fotografie, realizzate nel periodo del disgelo. Un modo per attirare la nostra attenzione sull’esistenza di materiali sotterranei e insieme sui temi di proprietà, distribuzione e sfruttamento del sottosuolo che è in parallelo risorsa ambientale e risorsa mineraria, con tutto ciò che ne deriva.

Uno scatto da "Exploration rights, atesino supervolcano, Lagorai Mountain Range"

On the breadline

Le rivolte sociali e politiche vengono invece raccontate attraverso il progetto di Bellantoni, On the Breadline, in un’installazione video che viene presentata per la prima volta al pubblico. L’opera, vincitrice della IV edizione dell’Italian Council, è il risultato di oltre un anno di lavoro che l'artista ha sviluppato nel 2018 e 2019 in Serbia, Grecia, Turchia e Italia. Paesi scelti dall’artista per delineare, nelle loro inquiete geografie contemporanee, un Mediterraneo periferico nel quale il titolo del progetto, “Sulla linea del pane” trova continua attualità.

Intesa dall’artista soprattutto come linea di povertà e usata ancora oggi nelle statistiche internazionali per separare la sussistenza dall’indigenza assoluta, questa linea fa riferimento al pane, elemento simbolo di quelle culture che proprio nelle “rivolte del pane” hanno mostrato le prime rivendicazioni delle classi subalterne, nei grandi passaggi di sistema e di pensiero all’inizio del XIX secolo.

Una sequenza di "On the breadline"

La performance Record e la serie "Hand"

Infine, l’isolamento sociale e relazionale, espressione della difficile sfida di chi cerca di definire la propria identità nel mondo, viene analizzato da Grilli con la prima italiana della performance Record e con le fotografie della serie Hand.

Un modo per indagare il fenomeno «hikikomori», termine giapponese che descrive una patologia sociale che porta alcune persone, soprattutto giovani dall'adolescenza in poi, a rifiutare il contatto con il mondo esterno, e che scelgono di rimanere tra le mura domestiche. Il fenomeno del ritiro sociale è oggi diffuso in tutte le geografie occidentali, con un numero crescente di giovani che si chiudono nelle loro stanze.

2_Francesca Grilli, Record
Foto 1 di 2

La performance "Record"

Hand#1, 2023, stampa fotografica su tessuto, courtesy dell_artista, courtesy Umberto Di Marino,
Foto 2 di 2

Una foto della serie "Hand"

Gli orari di apertura saranno, con ingresso libero, venerdì dalle 18 alle 22, sabato dalle 16 alle 20 e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Le visite guidate, invece, si svolgeranno tutte le domeniche alle ore 10,30, con ritrovo al desk d'accoglienza di "Voci", all'ingresso del monastero del Carmine. Per maggiori informazioni, si può anche visitare il sito ufficiale di Contemporary locus.

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