Un libro di Angelo Bendotti

Le verità nascoste e i veri responsabili dell'eccidio dei Fondi di Schilpario

Una conferenza sul luogo della strage. «Dal silenzio che sembrava avere colpito l’intera comunità, si sono fatte strada parole taciute, innominabili».

Le verità nascoste e i veri responsabili dell'eccidio dei Fondi di Schilpario
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Fu una delle ultime stragi di quella terribile Seconda guerra mondiale, che da noi, a un certo punto, divenne anche guerra fratricida. Avvenne a Schilpario, nella notte tra il 27 e il 28 aprile 1945, quando il conflitto era già finito: morirono dodici persone del paese, dodici partigiani. Perché? Come fu possibile un eccidio del genere a guerra finita?

Se ne parla questo pomeriggio alle cinque ai Fondi di Schilpario, in una conferenza che si terrà accanto al monumento che ricorda l’eccidio. Relatore sarà Angelo Bendotti, studioso di storia contemporanea e in particolare del periodo della Resistenza: Bendotti negli anni ha svolto diverse ricerche su quella strage e questo libro (dal titolo “Un Faun Zr nella notte”) che viene presentato oggi è l’ultimo tassello dei suoi studi.

Perché tornare su quell’episodio tragico? Ha scritto Bendotti che negli ultimi anni: «Hanno iniziato a sortire verità nascoste, responsabilità taciute. Dal grumo di silenzio che sembrava avere colpito l’intera comunità, si sono fatte strada parole taciute, innominabili. Soprattutto le donne, depositarie di una memoria “pura”, decantata, mai rimossa, hanno iniziato a rompere gli schemi fissi del racconto, facendo balenare altre possibili, pur tremende, interpretazioni».

L’incontro è organizzato dal Comune di Schilpario e dal suo museo etnografico.

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