l'osservatorio

Nel Castello dell'Allegrezza, ad Astino, nascerà un centro studi internazionale sul paesaggio

Il protocollo sarà presentato il 28 e 29 aprile durante il “Forum delle selezioni nazionali della settima sessione del Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa”

Nel Castello dell'Allegrezza, ad Astino, nascerà un centro studi internazionale sul paesaggio
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Sarà la suggestiva cornice del monastero di Astino, dove la mano dell’uomo ha dialogato con la natura circostante, trasformandola e valorizzandola, ad ospitare il 28 e il 29 aprile i lavori del prestigioso “Forum delle selezioni nazionali della settima sessione del Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa”. Un appuntamento reso ancor più prestigioso dalla presentazione del futuro Centro internazionale di studi e di ricerca sul paesaggio che avrà la sua sede proprio nel castello dell’Allegrezza.

Si tratta di giornate di studi ad alta specializzazione, organizzate a Bergamo dal Consiglio d’Europa in collaborazione con Ministero della Cultura e Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo, con il patrocinio della Presidenza italiana del Consiglio d’Europa.

Grazie al progetto promosso da Fondazione Mia, “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo”, la città orobica ha infatti vinto l’ultima edizione del Premio nazionale del Paesaggio e, in rappresentanza dell’Italia, anche quello europeo. Un riconoscimento che ha premiato la città alla vigilia di Bergamo-Brescia Capitale della cultura 2023 e che, al contempo, proietta Bergamo in un futuro dal respiro internazionale.

A rendere prestigioso e altamente qualificato il forum sarà la presenza di tutti gli undici Stati finalisti dell’ultimo Landscape Award, che illustreranno i rispettivi progetti vincitori dei premi nazionali: Bulgaria, Finlandia, Lettonia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Repubblica Slovacca, Slovenia, Svizzera e Turchia.

«Questo appuntamento dalla risonanza internazionale è motivo di grande soddisfazione per la Mia – commenta il presidente Fabio Bombardieri -. Dal 2007 la Fondazione si è fatta carico di uno straordinario progetto di riqualificazione della Valle d’Astino nel solco delle sue due finalità, assistenziali e culturali, che la caratterizzano dal 1265. E proprio in continuità con la sua luminosa storia, Fondazione MIA getta oggi nuovi semi per ambiziosi progetti al servizio di Bergamo e dei suoi cittadini».

Ad aprire i lavori del forum, nel quale verranno condivise idee e pratiche elaborate per migliorare gli ambienti in cui abita la gente, sarà un parterre d’eccezione: Maguelonne Dejeant-Pons, rappresentante del Segretariato generale del Consiglio d’Europa; il sindaco Giorgio Gori; Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile; Federica Galloni, direttore generale per l’Archeologia, le belle arti e il paesaggio del Ministero della Cultura; Fabio Bombardieri e Vittorio Rodeschini, presidente di Arketipos e consigliere della Fondazione; il rettore dell’Università di Bergamo Sergio Cavalieri; Gilles Rudaz, presidente della conferenza della convenzione del paesaggio del Consiglio d’Europa; Barbara Toce, vicepresidente del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa e membro della giuria che ha preso in esame i progetti del Landscape Award 2021.

«Il tema del paesaggio e del patrimonio culturale è d’attualità e di importanza fondamentale per preservare le origini delle comunità territoriali – osserva Barbara Toce -. Bergamo con la Valle di Astino ha saputo meglio interpretare le riflessioni che la tutela di questo patrimonio porta con sé, nella consapevolezza che le radici antiche sono solchi per le future generazioni e per lo sviluppo consapevole delle comunità locali».

«Per l’associazione Arketipos è gratificante aver portato al centro del dibattito un tema come quello del paesaggio – aggiunge Vittorio Rodeschini -, che ha risvegliato una sensibilità che pur apparteneva già a Bergamo e all’Italia. La creazione di un Osservatorio contribuirà alla diffusione di una rinnovata cultura del paesaggio».

Un centinaio di partecipanti altamente qualificati seguiranno la due giorni di studi. Il Forum, infatti, è rivolto a funzionari governativi, componenti del comitato direttivo del Consiglio d’Europa, rappresentanti di ministeri, autorità locali e regionali, professionisti, accademici, nonché membri di organizzazioni governative e non governative, e altre persone che lavorano nel campo del paesaggio e dello sviluppo sostenibile.

L’Osservatorio sul paesaggio

Durante il forum verrà presentato un protocollo per la creazione di un Osservatorio del paesaggio sottoscritto da Fondazione Mia, Comune e Università di Bergamo, Regione Lombardia e Arketipos, che troverà sede nel Castello dell’Allegrezza.

L’Osservatorio ospiterà attività di ricerca multidisciplinare (anche applicata sul campo), percorsi di alta formazione universitaria (formazione specialistica, corsi di perfezionamento e master) e iniziative culturali inserite in un’altra manifestazione che rappresenta un fiore all’occhiello per Bergamo, ossia il “Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio”.

«Il completamento del recupero della Valle d’Astino, con la costituzione di un Centro studi internazionale, mette in primo piano il ruolo dell’Università – sottolinea il rettore Cavalieri -. L'Ateneo contribuirà alla progettazione scientifica dell’attività di ricerca e alla creazione di percorsi di alta formazione di respiro internazionale. A dimostrazione dell’impegno che l’Università ha assunto nel rilancio di Bergamo come città d’avanguardia sui temi paesaggistici e ambientali».

«Bergamo si trova, ancora una volta, sul palcoscenico internazionale grazie alle sue peculiarità e al lavoro di chi opera sul territorio – conclude l’assessore regionale Terzi -. La nascita di un Osservatorio del paesaggio è un progetto che vuole essere fioriero di nuove idee e iniziative, basate sulla ricerca e lo studio, per continuare a preservare il nostro meraviglioso ambiente».

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